AEROPORTO DI PARMA: SIAMO AI TITOLI DI CODA
Sabato 2 agosto 2025 - Domenica 31 agosto 2025
Parma

AVS Parma: Un finale scritto da tempo che non si è voluto vedere bruciando in 30 anni oltre 100 milioni di euro
Appello di Alleanza Verdi e Sinistra al presidente della Regione De Pascale perché non siano sprecate ulteriori risorse pubbliche e al socio storico di So.Ge.A.P. affinché sia ricollocato il personale in caso di liquidazione
Con l’aeroporto di Parma siamo ormai ai titoli di coda, ma il finale era scritto da tempo. Una società di gestione che in 30 anni non ha mai avuto un bilancio strutturalmente in attivo bruciando oltre 100 milioni di euro come può continuare ad andare avanti?
So.Ge.A.P. è stata mantenuta artificialmente in vita dapprima da una banca, la Meinl Bank, a cui la Banca Centrale Europea ha ritirato nel 2019 la licenza bancaria per ripetute violazioni delle norme antiriciclaggio e contro il finanziamento a gruppi terroristici e poi dall’Unione Parmense Industriali che, inseguendo la provinciale grandeur della piccola capitale, si è dovuta indebitare dopo aver svuotato le riserve del più antico giornale d’Italia.
La realtà è che un aeroporto ubicato a 110 chilometri da Linate e a 90 da Bologna, privo di introiti dai servizi a terra e men che meno dalle compagnie aeree che anzi vogliono essere pagate, non sta in piedi perché non ha mercato. E a certificarlo, oltre alle perdite, è il movimento dei passeggeri che negli ultimi dieci anni è stato costantemente sotto i 200.000 con un ritorno per la comunità e il territorio di Parma pressoché nullo.
Ma si sa che a Parma la visione di insieme per le infrastrutture strategiche, al di là dei frammentati e preponderanti interessi privati, è merce totalmente assente: lo testimoniano l’inutile e impattante moncone autostradale della Ti-Bre; il ritardo pluridecennale sul raddoppio della ferrovia Parma-La Spezia; l’assenza di collegamenti di treni ad alta velocità per Roma e Milano. Risultati che sono in gran parte da ascrivere agli stessi che hanno voluto mantenere in vita a tutti i costi l’aeroporto così come realizzare 10 chilometri di autostrada che finiscono nei campi.
Abbiamo letto del pellegrinaggio e della questua in Regione dei soci industriali in cerca di aiuti e sostegni all’interno del piano aeroportuale regionale. Siamo di fronte ad un accanimento terapeutico finalizzato solo a salvare la faccia di chi ha bruciato inutilmente decine di milioni di euro.
Come Alleanza Verdi e Sinistra, ci appelliamo al presidente De Pascale affinché non vengano sprecate ulteriori risorse pubbliche per investimenti insensati, come la fallimentare conversione a cargo, o a supporto della gestione corrente.
Chiediamo invece al socio storico Unione Parmense Industriali che, in caso di liquidazione della società come ventilato nel proprio comunicato, si assuma le proprie responsabilità fino in fondo e si impegni a ricollocare il personale di So.Ge.A.P. Le ricadute di una scelta sbagliata reiterata nel tempo non possono essere pagate dai lavoratori che in tutti questi anni hanno garantito l’operatività dell’aeroporto.
Parma 02/08/2025
Nicola Dall’Olio e Sara Fallini, Coportavoce Europa Verde Parma
Roberto Ranalli, coordinatore Sinistra Italiana Parma