Come nutrire i piccoli uccelli del giardino e del davanzale
Senza sede

Nei mesi invernali, quando fa più freddo, è tradizione mettere briciole di pane per gli uccellini sui davanzali. Diciamo subito che anche se passeri, cince e pettirossi amano il pane, non è bene darne, perché poco proteico e nutriente. Si rischia di far sentire i piccoli animali sazi, ma privi delle calorie necessarie per proteggersi dal freddo, specie nella notte quando dormono e non sono in grado di muoversi per alimentarsi di nuovo. È bene quindi scegliere con cura cosa fornire. Inoltre, specie quando c’è ghiaccio, debba e neve, gli uccellini diventano dipendenti dal cibo che forniamo loro, per cui è essenziale non interrompere bruscamente la somministrazione del cibo, almeno fino al ritorno della primavera avanzata. Se siete in grado di garantire questo, vediamo cosa dare ai nostri piccoli amici selvatici:
1) Avanzi: molti avanzi della nostra tavola sono ottimi per gli uccelli, come croste di formaggio, grasso del prosciutto, briciole di biscotti e di torte. Attenzione ad evitare cibi troppo salati (evitare la focaccia, per esempio) e il cioccolato e cacao, che è tossico per i volatili. Se non vengono mangiati rapidamente, non lasciate gli avanzi a deteriorarsi sul davanzale o sul terreno, dove possono attrarre ratti e piccioni.
2) Semi: i semi di girasole, acquistabili presso i negozi per animali, sono la cosa migliore da dare ai passeriformi, essendo apprezzati tanto dai granivori come fringuelli, verdoni, passeri quanto dagli insettivori come cince e pettirossi. I mix di semi per canarini non sono molto apprezzati, e di solito vengono spiluccati alcuni tipi di semi, tipo il girasole, se presente, e il niger, mentre la maggior parte vengono tralasciati.
3) Frutta: la frutta secca come noci, nocciole e arachidi sono perfette e molto nutrienti, ma vanno assolutamente evitate quelle salate. Frutta disidratata come susine, uvetta e albicocche, fatta in piccoli pezzi, è abbastanza apprezzata da molte specie. La frutta fresca, tipo mele e pere, a volte attrae i merli, ma in molte zone non sono utilizzate da nessuna specie.
4) Grassi: quando fa veramente freddo e la colonnina del mercurio non si alza mai sopra lo zero sono gli alimenti più importanti: tra quelli facilmente reperibili lo strutto è il meglio. Negli Usa è utilizzassimo il burro di arachidi, che è apprezzatissimo anche dagli uccelli italiani, ma un po’ più difficile da trovare e poco economico.
5) Alimenti appositi: ormai è piuttosto facile trovare cibi per uccelli selvatici in forma di palle di grasso, barrette ed altre forme. Sono ottimi, ma bisogna fare attenzione, quando sono venduti in reticelle di filo, a toglierle dalla rete perché purtroppo ogni tanto qualche uccello resta intrappolato con le unghie delle zampe nella rete e non riesce a liberarsi. In genere dove sono in vendita questi prodotti sono presenti anche mangiatoie/contenitori su misura, che io consiglio di usare.
Infine, ricordo che se si ha a disposizione un giardino od un balcone è utile utilizzare una mangiatoia, in modo da tenere il cibo al riparo degli elementi atmosferici come pioggia e neve che ne accellerano il deterioramento. Se volete evitare che i piccioni accorrano alla mangiatoia, potete chiudere gli spazi tra i pilastrini del tetto con della rete di circa 4 cm di maglia, in cui le cince, pettirossi, fringuelli, passeri e uccelli della stessa taglia possono entrare, escludendo quelli di taglia più grossa. In questo modo però vengono esclusi anche i merli e le tortore dal collare.
Guido Sardella
Coordinatore per il WWF della Riserva Naturale Regionale dei Ghirardi (Albareto-Borgotaro)