Considerazioni di Legambiente sulle potature che hanno interessato diverse strade della città.
Parma
Potature drastiche sui viali, aumentano i pericoli
Continua il rapporto difficile del Comune col verde pubblico
Legambiente ha ricevuto numerose ed allarmate sollecitazioni dai cittadini riguardo le potature degli alberi effettuate dal Comune nei viali cittadini.
Le segnalazioni riguardavano, oltre la preoccupazione per tagli eccessivi, la impossibilità di avere risposte dal Comune. Legambiente su questo punto, purtroppo, non può che conferm are come sul verde pu bblico è oramai nota l’incomunicabilità dell’Amministrazione Comunale verso cittad ini e associazioni, messi d i fronte ai fatti compiuti e mai informati preventivamente. I processi partecipativi, che sarebbero necessari, sono illustri sconosciuti.
Legambiente ha quindi effettuato in proprio alcuni controlli sui lavori di potatura svolti.
Dopo anni, va detto, le potature vengono compiute finalmente nel period o adatto dell’anno. Invece, nel m erito fitosanitario, purtrop po solo in pochi casi sono stati effettuati tagli rispettosi della pianta. Negli ultimissimi anni, a Parma, stiamo assistendo a potature tra le peggiori mai effettuate. E non solo per la dimensione del taglio, ma per la qualità de lavoro in generale che denota una assoluta incompetenza di chi le effettua ma anche di chi le controlla.
In generale Legambiente ricorda come agronomi, biologi e scienziati della vegetazione, indicano chiaramente come un albero sia un essere vivente autosufficiente e che, pertanto, non necessita di tagli per “vivere meglio”. Detto questo nelle città e lungo le strad e è comprensibile intervenire per motivi di sicurezza del transito di pedoni e mezzi.
Proprio per garantire la sicurezza ci sono oramai da tempo linee guida che indicano come il taglio dei rami debba essere limitato, salvaguardando le cimature e la chioma a ombrello. Invece la maggior parte dei casi di tagli effettuati a Parma nei giorni scorsi, vede capitozzature più ampie del dovuto con la conseguenza di provocare danni biologici agli
alberi. Innanzitutto produrrà nuovi getti di rami in modo disordinato e tendenzialmente lunghi, rami più sottili e dunque fragili, meno resistenti alle raffiche di vento forte che, per il cambiamento climatico, sono più frequenti. Inoltre le capitozzature andrebbero cauterizzate con sostanze apposite per evitare il rischio gelo e, soprattutto, il rischio
marciume e infezioni fungine o batteriologiche.
Insomma le potature drastiche aumentano il rischio per l’incolumità d ei cittad ini anziché ridurlo, come si può vedere in viale Piacenza, via Buffolara e nella lato verso il Baganza di via Varese, con alberi ora più simili a lampioni.
Naturalmente potature a taglio piccolo costano di più delle capitozzature e, dunque, a parità di risorse se ne possono effettuare meno. Tuttavia se ne guadagna in stabilità della pianta e in una minor necessità di interventi, e di spesa, in futuro.
In questo sta la scarsa capacità e lungimiranza di chi guida gli assessorati competenti del Comune di Parma oggi, ma non è una novità.