Emilio Scanavino. Genesi delle forme in mostra a Palazzo Pigorini
Parma - Palazzo Pigorini
Emilio Scanavino. Genesi delle forme
a cura di Cristina Casero ed Elisabetta Longari
In collaborazione con l’Archivio Emilio Scanavino
Palazzo Pigorini, Parma
10 novembre – 15 dicembre 2019
Emilio Scanavino, Senza titolo, stampa vintage in bianco e nero, anni 60, cm. 10,5 x 14,8. Archivio Scanavino
Inaugura sabato 9 novembre alle 17.30 nelle sale di Palazzo Pigorini a Parma la mostra Emilio Scanavino. Genesi delle forme a cura di Cristina Casero ed Elisabetta Longari, realizzata in collaborazione con l’Archivio Emilio Scanavino e il sostegno del Comune di Parma. La rassegna offre una lettura inedita dell'opera di Emilio Scanavino (Genova, 1922–1986), artista che è stato protagonista della stagione italiana della pittura informale negli anni Cinquanta, aggiornando poi i suoi modi nei decenni seguenti lungo una traiettoria personale e coerente.
L'esposizione presenta – accanto a dipinti, ceramiche e sculture – più di cento fotografie scattate dallo stesso Scanavino, una produzione interessante e sostanzialmente inedita, conservata presso l'archivio dell'artista. Intorno a questo nucleo di immagini è costruita, con un taglio innovativo, la mostra, che chiarisce quindi come la pratica fotografica sia stata parte integrante, sin dalla fine degli anni Cinquanta, della ricerca dell'autore. Dal confronto tra gli scatti e la produzione artistica si evidenzia anche l'affermarsi di un differente modo di concepire l'immagine pittorica o scultorea da parte di Scanavino, che affermava «a me piace fotografare. Ma non cerco belle immagini, mi piace andare in giro e ritrarre lo scheletro della natura, certi buchi, certi solchi che i secoli hanno scavato nelle montagne. I detriti che si accumulano nei luoghi dove la nostra civiltà industriale raccoglie le sue scorie mi raccontano cose incredibili».
Nelle sue fotografie, infatti, Scanavino immortala brani di realtà - corde, innesti, insetti, muri, nodi, pietre -, tutti elementi che qui diventano forme primarie, archetipi, il cui senso va oltre il loro significato letterale. Come evidenzia una delle due curatrici, Elisabetta Longari, “la fotografia aiuta Scanavino a leggere con evidenza il carattere particolare della materia, ne capta la qualità, la struttura segreta”, e quindi il motivo per cui egli ricorre a questo strumento espressivo è “la conoscenza, la più profonda e diretta possibile. La fotografia in questo quadro si rivela un ottimo strumento d’indagine, l’obiettivo è un occhio ravvicinato cui non sfugge nulla, o comunque che sa cogliere ciò che l'occhio umano non afferra”. L'artista, dunque, assegna alla fotografia un ruolo fondamentale nel processo di genesi delle forme del suo immaginario, non fondato soltanto sulla sua invenzione, sulla sua immaginazione, ma capace di trarre forza anche da quella ricognizione sulla realtà che egli compie anche attraverso il mezzo fotografico.
Il fondamentale rapporto tra l'immagine fotografica e la produzione pittorica e scultorea di Scanavino, insieme all’analisi del linguaggio fotografico dell'autore, sono indagati nel catalogo della mostra, un volume edito da Magonza Editore, che presenta la produzione fotografica dell'autore, sinora poco conosciuta. I saggi delle due curatrici approfondiscono diversi aspetti: Cristina Casero si concentra più propriamente sull’analisi del linguaggio fotografico e sulle relazioni dell’artista con il clima culturale e il contesto espositivo a lui contemporaneo; Elisabetta Longari cerca, basandosi principalmente sui libri, come anche sui carteggi presenti nell’archivio del pittore, di tracciare una possibile mappa culturale del suo approccio alla fotografia e all’arte.
Emilio Scanavino (Genova, 1922 – Milano, 1986), conseguito il diploma artistico, nel 1942 si iscrive alla Facoltà di Architettura dell’Università di Milano, ma interrompe gli studi a seguito della chiamata alle armi. Nel 1947 Scanavino si reca per la prima volta a Parigi dove soggiorna qualche tempo e, accanto ai critici, incontra i poeti e gli artisti, Edouard Jaguer, Wols, Camille Bryen. L’esperienza parigina si rivelerà fondamentale nel suo percorso stilistico, in particolare per gli echi del postcubismo che assimila e interpreta in chiave personale fin dal 1948, quando espone alla Galleria l’Isola di Genova. Nel 1950 alla XXV Biennale di Venezia espone Soliloquio musicale e suscita l’attenzione della critica. Sarà invitato alla Biennale di Venezia anche nel 1954, nel 1958 e nel 1960 con una sala personale. Nel 1951, in occasione di una mostra personale alla londinese Galérie Apollinaire, trascorre un periodo a Londra, dove viene profondamente colpito dall’opera di Bacon, Sutherland e Matta. Dal 1968 lavora sempre di più a Calice Ligure, avendovi stabilito una comunità artistica, specialmente dedita alle attività artigianali e alla ceramica. Alla sua opera sono state dedicate mostre personali presso la Kunsthalle di Darmstadt (1973), Palazzo Grassi di Venezia (1973) e Palazzo Reale di Milano (1974).
Emilio Scanavino. Genesi delle forme.
A cura di Cristina Casero ed Elisabetta Longari
In collaborazione con l’Archivio Emilio Scanavino
Con il sostegno di Comune di Parma
Sede Palazzo Pigorini | Strada della Repubblica 29/A, Parma
Inaugurazione Sabato 9 novembre, ore 17.30
Date 10 novembre – 15 dicembre 2019
Orari Giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30 | Sabato e domenica dalle 10 alle 18.30
Ingresso libero
PER LA VOSTRA SOSTA
Ristorante Corale Verdi Vicolo Asdente, 9 a Parma, e potete venirci a trovare anche passando dal Parco Ducale Info e prenotazioni 0521/237912
Trattoria Ronzoni- Via Bruno Longhi, 3 - 43121 Parma Tel. 0521-230146
Ristorante La Forchetta Borgo S.Biagio 6/D – 43121 Parma (mappa) Tel.0521-208812
Ristorante Angiol D'Or a Parma in Piazza Duomo Vicolo Scutellari, 1 Tel. 0521 282632
RISTORANTE OMBRE ROSSE B.go G. Tommasini, 18 – 43121 PARMA Tel. 0521.289575
Ristorante Il Trovatore via Affò n.2 Parma Tel. 0521.236905 (chuso la domenica)
Le Bistro Piazza Garibaldi, Parma tel. 0521 200188
Bar Ristorante-Pizzeria "Al Petitot" Via Torelli, 1/A (davanti allo stadio Tardini) Tel. 0521-235594/22138
Bastian Contrario Str. Inzani 34/A (lat. via D'Azeglio) Parma tel. 3478113440
Caffetteria La Pulcinella P.zza Picelli 13 tel 0521-711708
HighlanderPub Beershop Di Parma via La Spezia 51/a Parma info: 0521 253921
Trattoria Antichi Sapori Str. Montanara, 318 43124 Gaione - Parma Tel. 0521 64 81 65
Rangon Trattoria tipica parmigiana ed enoteca
Borgo delle Colonne, 26 tel. 0521- 231019
Trattoria Scarica Via Martinella, 192 - Alberi (PR) - Tel. 339-7439326 info@trattoriascarica.it CHIUSO IL MERCOLEDI’ E GIOVEDÌ
Via Traversetolo 185/a Botteghino di Porporano Parma tel 0521-641167
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Parma - Altro ristopub a Botteghino Via dei Maniscalchi tel. 0521 658270