Funi riscoperto, ai Diamanti, i numeri della mostra
Ferrara

ACHILLE FUNI
Un maestro del Novecento tra storia e mito
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
28 ottobre 2023 – 25 febbraio 2024
Sono stati 18.339 i visitatori della mostra Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito allestita al Palazzo dei Diamanti e organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e il sostegno di Eni che anche in questa occasione ha voluto essere a fianco della Fondazione Ferrara Arte quale partner della mostra e, in particolare, nel ruolo di partner unico del progetto didattico.
La rassegna ha costituito un tassello fondamentale del progetto di valorizzazione dei grandi maestri ferraresi del secolo scorso promosso negli ultimi anni con le mostre dedicate a Gaetano Previati, Giovanni Battista Crema e Arrigo Minerbi.
Quella su Achille Funi, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e curata da Nicoletta Colombo, Serena Redaelli e Chiara Vorrasi, è stata la più grande e completa antologica mai dedicata al maestro negli ultimi cinquant’anni: ha presentato infatti oltre 130 opere, tra dipinti, acquerelli, disegni e cartoni preparatori per affreschi e mosaici, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, italiane e straniere.
Si è offerta al pubblico un’occasione unica per conoscere l’intero percorso dell’artista, che ha attraversato da protagonista i principali movimenti che hanno caratterizzato la cultura italiana della prima metà del XX secolo: dalle ricerche futuriste alle poetiche del Realismo magico, dal dialogo con la Nuova Oggettività al moderno classicismo del gruppo “Novecento” fino al muralismo degli anni Trenta. Innamorato dei miti classici e della cultura rinascimentale, Funi ha saputo attingere alla tradizione figurativa antica, ma anche guardare al linguaggio più attuale di Cézanne, Picasso, Derain, de Chirico per plasmare un originale universo visivo dove si intrecciano realtà e immaginazione.
Nell’ottica di valorizzazione del patrimonio cittadino la mostra ha avuto il merito di accendere l’attenzione sulla Sala dell’Arengo del Palazzo Municipale, dove Funi ha realizzato tra il 1934 e il 1937 il ciclo di affreschi col Mito di Ferrara, uno dei capolavori indiscussi della decorazione del Novecento. Grazie a questa sinergia è stato possibile dunque promuovere la visita e la conoscenza di questo splendido luogo consentendo al pubblico di scoprire uno spazio ancora poco noto della città. Inoltre l’esposizione ha avuto una naturale estensione al Museo Archeologico Nazionale, dove è stata allestita la rassegna Il tempo immaginato. Achille Funi tra archeologia, storia e modernità, che chiuderà il 17 marzo.
Sui 18mila ingressi, i biglietti venduti in prevendita sono stati complessivamente 5.369, mentre i restanti sono stati acquistati presso la biglietteria di Palazzo dei Diamanti. Dai questionari di gradimento emerge che il 79,59% è venuto a Ferrara appositamente per visitare la mostra. La rassegna è stata molto apprezzata dai gruppi scolastici: sono state 84 le classi in mostra per un totale di 1.876 studenti coinvolti soprattutto di Ferrara e provincia.
Buonissimi risultati per il catalogo della mostra, acquistato da un visitatore su 23, e per la guida, acquistata da un visitatore su 17.
Com’è andata?
Prenotazioni e prevendite
In totale i biglietti venduti in prevendita sono stati complessivamente 5.369. Di questi, a usufruire della prenotazione organizzandosi in gruppi sono state 3.942 persone. La rassegna ha ottenuto un buon riscontro anche dai gruppi scolastici: 84 le classi in mostra per un totale di 1.876 studenti di cui 437 delle superiori, 704 delle elementari, 686 medie e 49 delle materne.
Le prevendite online hanno ricevuto gradimento anche dai singoli visitatori (scelte da 1427 persone). L’opzione del biglietto integrato (mostra e Pinacoteca Nazionale) è stata scelta da 1.046 visitatori.
Provenienza del pubblico
Dai dati emersi dai questionari (su un campione di 2.484 aderenti su oltre 18 mila visitatori), oltre la metà è giunta dall’Emilia-Romagna (56,24%), seguita dal Veneto (13,61%), Lombardia, Lazio e Toscana (rispettivamente 8,45%, 4,11% e 3,95%). La maggioranza del pubblico proviene da Ferrara, 27,37%, seguita da Bologna con il 15,70%. Il 79,59% degli intervistati ha dichiarato di essere venuto appositamente a Ferrara per vedere la mostra.
Iniziative didattiche e culturali
Positivo il bilancio del programma di iniziative didattiche e culturali «La pittura è un fatto magico» organizzato in occasione della mostra grazie al sostegno di Eni e ispirato ai principi della partecipazione e della cittadinanza attiva (totale 2.224 presenze). Il progetto Sognare il mito, ideato da Silvia Meneghini e realizzato da “Senza titolo”, ha coinvolto 1.380 studenti di ogni ordine e grado e famiglie nella rilettura collettiva e contemporanea dei miti fondativi della città dipinti da Funi nella Sala dell’Arengo e si è concluso sabato 24 febbraio con una partecipatissima presentazione della videoinstallazione realizzata da Luca Di Battista con i disegni dei ragazzi (circa 400 presenze). Positiva anche l’accoglienza riservata agli incontri dedicati ai docenti (76 presenze), così come il fumetto digitale Achille e il drago a cura di Arianna Pavoncello e Michela Rossi che Eniscuola ha sviluppato in occasione della mostra per sollecitare il coinvolgimento dei più piccoli. Infine, si segnala l’attenzione suscitata dal ciclo di conferenze Achille Funi, mito e modernità che, oltre alle curatrici, ha coinvolto alcuni tra i massimi esperti italiani dell’opera di Funi e delle poetiche dal futurismo al ritorno all’ordine, quali Elena Pontiggia, Danka Giacon, Daniela Ferrari e Lucio Scardino (368 presenze).
Visite guidate
Sono state scelte da 114 gruppi, per un totale di 2.330 visitatori, tra adulti e gruppi scolastici. Sono piaciute anche ai singoli visitatori, grazie all’iniziativa “Raccontare l’arte”, con più di 26 visite guidate organizzate tutti i fine settimana, in occasione delle festività e per le aperture serali straordinarie della mostra, per un totale di più di 310 appassionati visitatori.
Riscontro sui media
Plausi alla mostra sono giunti anche dalla critica, con recensioni sulle maggiori riviste di settore e ampie pagine di approfondimento sui principali quotidiani nazionali. Sono stati pubblicati circa 170 articoli che parlavano della mostra, oltre a servizi televisivi e radiofonici.
La mostra sui social
I canali social di Palazzo dei Diamanti hanno evidenziato un'efficace sinergia tra arte e innovazione digitale che ha permesso il coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto e diversificato. Attraverso la pubblicazione di 44 video e un totale di oltre 120 contenuti multimediali, si è riusciti a raggiungere un pubblico online di oltre 7 milioni di persone. Una delle iniziative di spicco è stata la rubrica “Pillole d'Arte”, realizzata in collaborazione con il Teatro Ferrara Off. Questa serie di video, che ha esplorato le correnti artistiche a cui Achille Funi ha aderito — dal Futurismo al Realismo Magico, dal Novecento italiano al Muralismo —, ha ottenuto un successo virale, raggiungendo organicamente più di 200 mila utenti in tutta Italia.
Inoltre, la collaborazione con influencers del mondo dell’arte, come @rey.sciutto e @pantha.rheiii, ciascuno con oltre 100.000 seguaci su Instagram, ha arricchito la strategia di comunicazione social della Fondazione, rafforzando i legami con il pubblico online. Tramite l’impiego dei social media, la Fondazione Ferrara Arte ha potuto quindi non solo promuovere la mostra, ma anche svolgere un’importante attività di divulgazione culturale.