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IL CONTE TACCHIA di e con ENRICO MONTESANO al Teatro Regio

Parma - Parma - Teatro Regio
IL CONTE TACCHIA  di e con  ENRICO MONTESANO al  Teatro Regio

IL CONTE TACCHIA

di e con

ENRICO MONTESANO

Martedì 12 febbraio 2019

Teatro Regio – Parma - ore 21.00

Dopo “Rugantino” e “Il Marchese del Grillo” Enrico Montesano porta in scena un altro personaggio popolare scolpito nell’immaginario collettivo, “Il Conte Tacchia”, chiudendo così questa sorta di trilogia. La versione in commedia musicale è liberamente tratta dall’omonimo film interpretato nell’ ‘82 dallo stesso Enrico Montesano e racconta la tormentata storia d’amore tra Fernanda e Checco dal 1910 al 1944. Nella messa in scena, Montesano cerca di dare allo spettacolo una connotazione prettamente teatrale: “forse oggi per fare qualcosa di moderno c’è bisogno di un ritorno all’antico, anzi direi al classico, per questo ho optato per una scenografia con fondali dipinti”. I numerosi cambi di scena (diciotto), vengono eseguiti a vista, diventando di fatto dei momenti coreografici in continuità con lo svolgimento del racconto, senza pause, conferendo alla rappresentazione scorrevolezza e ritmo.

L’attenzione per una ricerca storica e filologica si evincono nel riproporre una ricostruzione fedele degli scenari e dei costumi di quell’Italia e quella Roma dei primi ‘900 e del 1944, ma anche nell’uso di termini classici o aulici con cui il protagonista, di bassa estrazione sociale, gioca storpiando il linguaggio e ottenendo così un effetto comico e satirico allo stesso tempo.

Come un artigiano della parola, Montesano lavora anche sui testi delle canzoni, limando termini e suoni fino a renderle pienamente aderenti ai personaggi e alla loro epoca. Nella messa in scena di questo appassionante ed esilarante balzo nella storia, riescono a fare capolino corrispondenze e analogie con la realtà di oggi, rendendo in tal modo il pubblico sempre più partecipe e coinvolto.

Il cast è composto da tredici brillanti attori e da dodici affiatati ballerini-acrobati che si muovono e animano la scena passando dai costumi degli anni quaranta a quelli del 1910 e viceversa, e spaziando da ritmi black bottom al valzer, dal boogie woogie al saltarello.

Regia di Enrico Montesano; versione teatrale di Enrico Montesano e Gianni Clementi; musiche originali di Maurizio Abeni, scene Carlo De Marino, costumi Valeria Onnis, coreografie Manolo Casalino, trucchi e acconciature Chiara Adorno.

Lo spettacolo “Il Conte Tacchia” di e con ENRICO MONTESANO, in programma martedì 12 febbraio 2019 presso il Teatro Regio di Parma, fa parte della rassegna “Tutti a Teatro 2018/2019”. La rassegna, giunta alla sua quinta edizione, è realizzata da Caos Organizzazione Spettacoli con la direzione artistica di Marcello Fava.

Biglietti disponibili e in vendita presso:

- Arci Provinciale di Parma - (Via Testi, 4 – PR)

- tramite il circuito ticketone

- a partire dalle ore 19.00 del giorno dello spettacolo presso la biglietteria del Teatro Regio.

Per informazioni:

ARCI Parma e CAOS Organizzazione Spettacoli tel 0521/706214 – info@arciparma.it

Il Conte Tacchia

Note di regia 

Dopo “Rugantino” e “Il Marchese del Grillo”, ho voluto portare sulle scene un altro popolare personaggio che ha colpito l‟immaginario collettivo, “Il Conte Tacchia”, per chiudere questa sorta di trilogia!

La versione in commedia musicale, liberamente tratta dall‟omonimo film da me interpretato anni or sono, racconta la lunga e tormentata storia d‟amore tra Fernanda e Checco dal 1910 fino al 1944.

Mentre nel film si raccontano prevalentemente le ambizioni del popolano romano che anela a migliorare la sua condizione sociale, nella commedia musicale ho voluto porre l‟accento più sulla storia d‟amore, aggiungendo un tirante drammatico per darle più spessore. Con il respingimento di Fernanda all‟arrivo ad Ellis Island nella tanto sospirata America, Checco e Fernanda, si perdono, ma non si dimenticano e si ritrovano trent‟anni dopo nella Roma appena liberata.

Nel mettere in scena la commedia musicale ho cercato di dare una connotazione prettamente teatrale...forse oggi per fare qualcosa di moderno c‟è bisogno di un ritorno all‟ antico, anzi direi al classico, per questo ho optato una scenografia di fondali dipinti.

I numerosi cambi di scena (diciotto ne hanno contati i miei tecnici) vengono eseguiti a vista, diventando di fatto dei momenti coreografici dando continuità allo svolgimento del racconto, senza pause, conferendo alla messa in scena scorrevolezza e ritmo. Il movimento verticale dei fondali si somma a quello orizzontale dei carri che entrano ed escono di scena, portando spaccati di interni ed oggetti di scena.

Particolare attenzione ho messo nella ricerca storica cercando di riproporre fedelmente quell‟Italia e quella Roma dei primi del „900 e del 1944. Ho posto attenzione anche alla ricerca filologica che, nella fattispecie, si traduce nell‟uso di termini classici o aulici dove il protagonista, di bassa estrazione sociale, può giocare con la storpiatura del linguaggio, attraverso assonanze con il linguaggio basso, ottenendo così un effetto comico e satirico al tempo stesso.

Ho voluto alternare momenti romantici a momenti di pura comicità. Ad esempio nelle scene, della colazione in casa della duchessina Elisa e in quella della partita di chemin al Circolo dei Nobili, si è dato sfogo al registro della risata piena, mentre in quella del finale del primo atto, quando i due angeli di marmo si animano di fronte ai due amanti coprendoli con un protettivo candido velo, ho cercato di sorprendere ed emozionare.

I personaggi sono vari, tutti con caratteristiche evidenti, ho lasciato spazio alle tipizzazioni, tutte però conformi all‟epoca e ad un‟unità di stile.

Gli attori passano dal costume del 1944 a quello del 1910…e viceversa. Nelle coreografie

I ritmi spaziano dal black bottom al valzer, dal boogie woogie al saltarello.

La canzoni sono musicalmente aderenti all‟epoca ed ai personaggi, ho cercato di ottenere questo anche nei testi delle stesse, come un artigiano della parola.

Un cast di 13 valenti attori ed un affiatato gruppo di 12 scatenati ballerini-acrobati si muovono sulla scena.

Concludo segnalando che analogie e corrispondenze con la realtà di oggi sono state inserite ed il pubblico le coglie e mostra di gradirle. 

Chiosa finale, il mio intento era fare “spettacolo”, perché questo si deve al pubblico: spero di averlo fatto e mi auguro che lo giudichi un “bello spettacolo”.

Enrico Montesano

***************************

Liberamente tratto dal film: Il Conte Tacchia

Scritto da: Luciano Vincenzoni, Sergio Donati, Massimo Franciosa e Sergio Corbucci 

Versione teatrale di: Enrico Montesano e Gianni Clementi

Musiche originali: Maurizio Abeni

La canzone “‟N sai che pacchia” è di Armando Trovajoli 

Scene: Carlo De Marino 

Costumi: Valeria Onnis 

Coreografie: Manolo Casalino

Trucchi e acconciature: Chiara Adorno

Regia: Enrico Montesano

A quel punto vedremo Fernanda quasi

cinquantenne apparire sulla soglia del caffe’.

Una canzone racconta le emozioni dei due

che si rincontrano dopo trent’anni, un

grande abbraccio suggella il ritrovato amore.

Acclamazioni e ironìe del popolo romano,

che con uno scatenato Boogie-woogie

conclude la commedia.

Elisa per recuperare i beni di famiglia, persi al

gioco dal duca papà, propone a Checco,con

pragmatico cinismo, un contratto

matrimoniale che cela però un inganno.

Sarà Fernanda con la sua popolana

schiettezza a svelare l’inganno e a salvarlo

dalla trappola matrimoniale. La vicenda apre

gli occhi a Checco, al quale ora la

sopraggiunta consapevolezza, fa vedere con

chiarezza lo scadimento morale e il cinismo

della nobiltà dell’Italietta del primo

novecento.

Ritorna consapevole alle proprie origini e alla sua amata fidanzata. Quando si

riprende dalla sogno rievocativo, la ragazza del caffè lo apostrofa credendolo un

americano, ma Checco risponde in perfetto romano. E lei di rimando:”Ma che hai

fregato ‘a divisa a ‘n sordato americano?”

Dopo un vivace scambio di battute, la

ragazza offre a Checco un caffè e poggiando

il vassoio sul tavolinetto ne provoca un

tentennamento. Checco senza indugio infila

una tacchia sotto la zampa. La ragazza fugge

in preda ad una forte emozione. Sarà suo

fratello Checco junior, sopraggiunto nel

frattempo che leggerà sulla camicia

americana Il nome Puricelli. Sconvolto scappa anche lui.

Checco aspira a migliorare la sua posizione sociale, affascinato com’è

dall’aristocrazia, ma soprattutto dallo stravagante principe Terenzi, nobile decaduto

e spiantato, ma ricco di una sua particolare saggezza e personalissima visione della

nobiltà.

La conoscenza con la duchessina Elisa alla

quale rivolge attenzioni e plateali galanterie,

indispettisce il di lei fidanzato ufficiale, il

marchesino Lollo d’Alfieri.

Approfittando della pubblica sfida lanciata

alla nobiltà romana dal famoso spadaccino

Tommeguex, i nobili romani incastrano

Checco. 

Nominato appositamente conte, con gelido

calcolo da Vittorio Emanuele III, è costretto

suo malgrado a sfidare il nobile spadaccino

francese. Un provvidenziale fulmine salva

Checco da una fine ignominiosa. Nel

frattempo il padre ed il principe Terenzi,

pongono fine alla loro esistenza terrena con

una pantagruelica abbuffata, uccisi da una

overdose di amatriciana, carbonara e “àjo e ojo” . Checco eredita così dal principe

Terenzi proprietà, titoli e debiti e dal sor Alvaro, suo padre vero, un cospicua

somma. Nonostante l’elevamento al rango di nobile, alla sua sontuosa festa, la vera

nobiltà rimane assente.

A sfregio, un Checco ubriaco fradicio, terrà

banco al Circolo Araldico in una memorabile

e sfacciatamente fortunata partita allo

Chemin, giocata contro i nobili ed il Duca

Savello, padre della suddetta duchessina

Elisa. 

Sinossi.

“Il ritorno de: Il Conte Tacchia”

Commedia d’amore, de cortello e nobiltà 

Il sipario si alza su uno scatenato boogie woogie che soldati americani e popolo

romano ballano, in un’allegria contagiosa, nella piazzetta del Conte Tacchia.

Checco come sergente Frank Puricelli, è

ritornato a Roma dopo 30 anni, con la Va

armata del generale Clark, nei luoghi della

sua giovinezza. Tra le mura amiche, ad un

invecchiato e stupito Sor Capanna racconta

le vicissitudini patite trent’anni prima

quando decise di partite per l’America con

Fernanda, la sua ragazza.

Ricorda lo sbarco ad Ellis Island, le visite mediche, gli incontri con gli altri emigranti,

anche quella con un certo Trump. Rivive la separazione da Fernanda, quando viene

respinta con l’accusa di essere una

sovversiva e i vani tentativi di ricongiungersi

a lei per ritornare insieme in Italia. Quando

il Sor Capanna si rende conto che Checco

non sa nulla dell’attuale situazione si dilegua

in preda all’agitazione. Checco siede al

tavolino del caffè ed una giovane ragazza,

che gli ricorda tanto Fernanda, lo porta di

colpo indietro di trent’anni a rivivere il suo

passato. 

“Conte Tacchia è il soprannome affibbiato a

Francesco Puricelli per via della sua

professione di falegname e la sua mania di

puntellare mobili e oggetti traballanti con

una zeppa di legno, in romano appunto detta

“tacchia”. 

PER LA VOSTRA SOSTA

Corale Verdi Vicolo Asdente, 9 a  Parma, e potete  venirci a trovare  anche passando dal Parco Ducale Info e prenotazioni 0521/237912

     Trattoria Ronzoni- Via Bruno Longhi, 3 - 43121 Parma Tel. 0521-230146

Ristorante La Forchetta Borgo S.Biagio 6/D – 43121 Parma (mappa) Tel.0521-208812

Ristorante Angiol D'Or a Parma in Piazza Duomo Vicolo Scutellari, 1  Tel. 0521 282632

RISTORANTE OMBRE ROSSE B.go G. Tommasini, 18 – 43121 PARMA Tel.      0521.289575

Ristorante Il Trovatore via Affò n.2 Parma Tel. 0521.236905  (chuso la domenica)

Le Bistro Piazza Garibaldi, Parma tel. 0521 200188

Bar Ristorante-Pizzeria "Al Petitot" Via Torelli, 1/A (davanti allo stadio Tardini) Tel. 0521-235594/22138

Bastian Contrario Str. Inzani 34/A (lat. via D'Azeglio) Parma tel. 3478113440

Caffetteria La Pulcinella P.zza Picelli 13 tel 0521-711708

HighlanderPub Beershop Di Parma via La Spezia 51/a Parma info: 0521 253921

Trattoria Antichi Sapori Str. Montanara, 318 43124 Gaione - Parma  Tel. 0521 64 81 65

Rangon  Trattoria tipica parmigiana ed enoteca

Borgo delle Colonne, 26 tel. 0521- 231019

Trattoria Scarica Via Martinella, 192 - Alberi (PR) - Tel. 339-7439326   info@trattoriascarica.it CHIUSO IL MERCOLEDI’ E GIOVEDÌ 

Trattoria da Romeo

Via Traversetolo 185/a Botteghino di Porporano Parma tel 0521-641167

PIZZA FANTASY  SERVIZIO GRATUITO A DOMICILIO  in Via Spezia, 57 Parma TEL 0521. 257373 

Jamaica pub parma Via Reggio 41/a 43126 Parma0521781357  pizza e hamburger fino a tardi

Parma - Teatro Regio
Pubblicato il 24/01/2019

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