'Il mare sottosopra': mostra d'arte a Villa Soragna
Collecchio - Collecchio, PR, Italia

IL MARE SOTTO...SOPRA'Inaugura sabato 7 aprile alle 17 a Villa Soragna la mostra d'arte ‘Il mare sotto …sopra’, dedicata ad una trentina di opere di Stefano Magnani e dei suoi allievi.L’esposizione resterà visitabile ad ingresso libero fino al 28 aprile.
Il mare è la vita, l’origine della vita, quindi luogo più che mai emblematico da utilizzare per lanciare un “j’accuse” verso l’inarrestabile degrado ambientale e culturale.
Culturale perché il rispetto e la considerazione della natura e della terra sono fondamenti di civiltà. L’uomo, anche nella Bibbia è stato designato quale “custode” del creato. Ne è inevitabilmente responsabile per sua stessa sopravvivenza.
Stefano Magnani, in questa mostra a Villa Soragna ritorna sulle tematiche a lui più care, abbandonando - si fa per dire - la terra, i balloni di fieno, le visioni più surreali e magrittiane, per immergerci in un mare “sottosopra”.
Il gioco di parole è anche gioco visivo, ossia capacità d’andare oltre l’apparente bellezza di un paesaggio, la seduzione dei colori, il fascino di un fondale, rivelando il male che ormai ha aggredito pesci, coralli, un ecosistema sconvolto e deturpato. La plastica va a sostituirsi alle creature, producendo ibridi e mostri. La tela, riflesso della realtà, mostra inserti materici, rigonfiamenti, cancri e protuberanze plastiche che appaiono anche attraenti, con effetti cangianti, variopinti, ma non per questo meno pericolosi e mortali.
Sono 30 opere che ci conducono in una dimensione diversa, sottosopra appunto, tanto seducente quando malata e dolente. Una sezione è poi dedicata agli artisti della Scuola d’arte Magnani che affrontano il tema in maniera più tradizionale, introducendoci tra paesaggi idilliaci del sopra e del sotto del mare, così che risulta po ancora più forte ed efficace l’impatto con i quadri di denuncia del maestro.
La morale è che, mentre la natura s’adatta e alla fine ha la meglio su qualsiasi corpo estraneo, l’uomo più fragile rischia inesorabilmente di soccombere e affondare nel mare-male da lui stesso prodotto.
Il gorilla dallo sguardo inquisitore, nostro progenitore non evoluto – ma noi li siamo davvero? -, sembra porci una domanda ineludibile. Dove andiamo?