L’ALTRA RESISTENZA Una mostra sugli internati militari italiani all’ APE Parma Museo
Parma - APE Parma Museo

APE Parma Museo dal 20 aprile al 15 giugno 2024
L’esposizione, a cura dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma, è realizzata in occasione dell’80° anniversario della lotta di Liberazione con il sostegno di Fondazione Monteparma, Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna.
L’8 settembre 1943 segna una data cruciale per la storia italiana. A seguito dell’armistizio e del successivo intervento militare dei tedeschi, numerosi soldati italiani rifiutarono di proseguire la guerra al fianco dei nemici e anche di tornare sotto le insegne del nuovo governo fascista, la Repubblica Sociale Italiana: catturati, furono inviati nei campi di prigionia del Reich e destinati ad una durissima detenzione, segnata dalla fame e dal lavoro forzato. A questi i tedeschi assegnarono lo status di Internati Militari Italiani (IMI). In tanti, circa 50.000, non fecero mai ritorno a casa. Il loro rifiuto fu quindi un forte atto di Resistenza: altri fecero lo stesso operando in clandestinità o salendo sui monti per combattere nelle formazioni partigiane.
È proprio a questa Resistenza - quella poco conosciuta degli internati militari italiani - che l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma con il sostegno di Fondazione Monteparma dedica, in occasione dell’80° anniversario della lotta di Liberazione, la mostra L’ Altra Resistenza. Militari italiani nei lager tedeschi. Parma, 1943-1945, realizzata anche con il contributo del Comune di Parma e della Regione Emilia-Romagna.
La mostra, che inaugurerà all’APE Parma Museo (strada Farini 32/a, Parma) di Fondazione Monteparma sabato 20 aprile alle ore 11 con ingresso libero, nasce da una ricerca di natura storico-documentaria, avviata da ISREC Parma nel 2021, sul fenomeno della deportazione dal parmense durante i mesi dell’occupazione tedesca. Gli IMI, infatti, sono rimasti a lungo ai margini della narrazione resistenziale italiana, trovando un’adeguata collocazione storica solo a partire dagli anni Ottanta-Novanta, quando nuovi studi consentirono una maggiore e migliore comprensione del loro contributo all’antifascismo.
La mostra intende illustrare i diversi aspetti dell’esperienza vissuta dagli internati militari ed è composta da una parte introduttiva che riguarda i dati complessivi del fenomeno, con una sezione dedicata agli internati del parmense, anche grazie a mappe interattive e filmati. Il percorso affronta poi i temi di natura esistenziale dei deportati e tutto quello che si iscrive alla soggettività e all’esistenza umana relegata dietro i reticolati, raccontando anche gli stati d’animo e il reinserimento dei reduci una volta rientrati a casa a guerra conclusa, con una particolare attenzione per l’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia (sezione di Parma), della quale ISREC conserva le carte “Storie di vita” raccontate nelle lettere inviate a casa, dagli appunti segnati nei diari e nelle testimonianze scritte.
L’allestimento si caratterizza per la sua natura dialettica che ha come elemento distintivo il dialogo tra contesti storici e racconti di vita (tranche de vie) dei prigionieri anche attraverso oggetti artistici (disegni e testimonianze visive della vita nei campi di internamento) e contenuti multimediali.
I documenti e le testimonianze selezionate per la mostra provengono dall’ Archivio ISREC Parma, Archivio Centrale dello Stato, Archivio Storico Comunale di Parma, Archivio Storico Diocesano di Parma, Archivio della SPI-CGIL, Casa-Archivio Guareschi ma anche da collezionisti privati che hanno generosamente messo a disposizione ricordi di famiglia e altre preziose testimonianze (lettere, diari e appunti lasciati dai reduci dei campi).
I risultati dell’indagine storiografica alla base della mostra verranno pubblicati in un volume a cura di Roberta Mira (nella collana “Riflessi”, editore MUP) che sarà presentato il prossimo 9 maggio sempre all’APE Parma Museo.
L’esposizione è visitabile fino al 15 giugno 2024, dal martedì alla domenica dalle ore 10.30 alle ore 17.30. Ingresso gratuito dal 20 al 25 aprile compreso per le celebrazioni della Festa della Liberazione. Per visite guidate e altre informazioni: tel. 0521 2034, e-mail: info@apeparmamuseo.it.
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