“LE ACQUE DELL’ENZA: una risorsa per le terre del Parmigiano Reggiano e del Pomodoro”
Traversetolo - Traversetolo, PR, Italia
COMUNE DI TRAVERSETOLO CONSORZIO BIM ENZA “LE ACQUE DELL’ENZA: una risorsa per le terre del Parmigiano Reggiano e del Pomodoro” Un convegno per scoprire il Consorzio di Bacino Imbrifero Montano (BIM) Torrente Enza, una realtà che porta ricchezza al territorio e migliora la qualità dell’ambiente
. Le acque dell'Enza sono una fonte di energia pulita e una risorsa economica per i Comuni che insistono nella zona; utilizzate a scopi irrigui e idropotabili sono linfa per le terre del Parmigiano Reggiano, per il comparto del Pomodoro, dell'ortofrutta e di tutta l'agricoltura e acqua ottima per i rubinetti. Dove c'è acqua ci sono ricchezza e migliore qualità della vita e, con l'avvento delle centrali idroelettriche, anche forza energetica pulita, lavoro e sviluppo del territorio. È un bene prezioso, dunque, da tutelare. A farlo ci pensa anche il Consorzio di Bacino Imbrifero Montano (BIM) Torrente Enza, di cui fanno parte i Comuni di Palanzano, Lesignano de’ Bagni, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Tizzano Val Parma, Traversetolo. Ha sede a Palanzano e il suo presidente è, dal 2014, il sindaco di quel Comune, Lino Franzini. In particolare, le acque dell’Enza partono dalla diga del Lagastrello, o Lago Paduli, per andare alle centrali idroelettriche Enel di Rigoso, Rimagna, Isola e Selvanizza. Per far conoscere la realtà e l’operato di BIM Enza, domenica 16 dicembre alle ore 10.30 nella Sala Consiglio del centro civico “La Corte” si terrà il convegno ““Le acque dell’Enza: una risorsa per le terre del Parmigiano Reggiano e del Pomodoro”, nell'ambito della manifestazione TraversetoloGolosa. Aprirà i lavori Simone Dall’Orto, sindaco di Traversetolo. Interverranno Lino Franzini, presidente di BIM Enza, Enrico Petriccioli, vicepresidente di FEDERBIM, Fabio Rainieri, vicepresidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia - Romagna, Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, Luigi Spinazzi, presidente del Consorzio di Bonifica parmense, Mattia Reggiani, presidente delle Associazioni Consorzi irrigui della Val d’Enza. Sarà possibile seguire l’evento in streaming sul canale Youtube dell’Amministrazione. “Pur essendo ancora un po’ sconosciuto – spiega il presidente Franzini -, BIM Enza come tutti i BIM nazionali è una realtà che contribuisce concretamente alla valorizzazione dei territori e delle popolazioni montane e collinari, in quanto riconosce loro, attraverso i sovracanoni pagati dagli impianti, parte della ricchezza prodotta dalle centrali idroelettriche situate nel suo perimetro. Da anni fa confluire nelle casse dei comuni introiti che contribuiscono alla crescita della comunità montana delle valli dell’Enza e del Cedra”. Nel 2017 BIM Enza ha incassato dai proventi dei sovracanoni più di 100 mila euro, interamente devoluti in quota parte ai sei Comuni che lo costituiscono. Nel 2018 incasserà oltre 120 mila euro; l'aumento è dovuto al fatto che il presidente ha richiesto e ottenuto il pagamento, dovuto per legge, dei canoni agli impianti idroelettrici privati che utilizzano le acque dell'Enza per produrre energia idroelettrica. Risale al 1953 la legge - la numero 959 del 27 dicembre - che definì i Bacini Imbriferi Montani e che consentì ai Comuni di consorziarsi in BIM e di associarsi in FEDERBIM, la Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano, che ha il compito di fornire ai consociati aiuto e assistenza e di rappresentare a livello istituzionale centrale le problematiche dei vari Consorzi. Costituitasi nel 1962, FEDERBIM si pone l’obiettivo di ridistribuire sui territori montani le risorse provenienti dai sovracanoni annui degli impianti idroelettrici, risorse finalizzate alla crescita culturale ed economica delle popolazioni montane. L'utilizzo delle acque da parte delle società elettriche, iniziata a fine '800/inizio '900, e la realizzazione di derivazioni per impianti idroelettrici, rappresentò un momento rilevante di valorizzazione del territorio montano. Interi paesi, per decine di anni, lavorarono per la costruzione delle centrali idroelettriche sul nostro Appennino. Oltre a ciò, la legge del 1953 stabilisce, come detto, che i produttori di energia idroelettrica risarciscano le popolazioni di montagna per la privazione dell’acqua, un bene considerato inalienabile, attraverso i canoni idrici. Riguardo al comprensorio di BIM Enza, inoltre, da tempo si è tornati a parlare della possibilità di costruire la diga di Vetto, opera avviata e poi interrotta nell’agosto del 1989. “Se venisse realizzata - precisa Franzini - gli incassi triplicherebbero, in quanto la centrale idroelettrica realizzata a valle della diga avrebbe una produzione di energia elettrica pulita superiore alla sommatoria di tutte le centrali idroelettriche presenti sull'asta dell'Enza, Selvanizza, Isola, Rimagna e Rigoso. Consentirebbe, inoltre, una riduzione di 52 milioni di tonnellate delle emissioni di CO2 in atmosfera, di evitare sia i danni da esondazioni sia quelli da siccità, di realizzare un’area faunistica unica in Emilia-Romagna, porterebbe sviluppo e turismo su queste terre, ora abbandonate e dissestate”. --- --- --- CHE COSA SONO I CONSORZI BIM. I Consorzi BIM sono enti che raggruppano tutti i Comuni amministrativi che ricadono all'interno di un Bacino Imbrifero Montano di un fiume (da cui il nome B.I.M.). Per bacino imbrifero di un fiume si intende quella porzione di territorio le cui acque superficiali drenanti confluiscono tutte in uno stesso accettore idrico finale. Il principale scopo dei Consorzi BIM è quello di favorire il progresso economico e sociale della popolazione abitante nei Comuni consorziati. Più specificamente, la tutela dei diritti delle popolazioni di montagna in relazione all’utilizzo delle acque del proprio territorio in funzione, soprattutto, della produzione di energia elettrica. I Consorzi BIM sono 61 su tutto il territorio nazionale, con propria gestione e autonomia, più 2 Comunità Montane che amministrativamente svolgono la stessa funzione. Tutti i 63 enti fanno parte di FEDERBIM. La L. 959/1953 stabilisce che tutti i concessionari di grandi derivazioni d’acqua per la produzione di forza motrice devono versare ai Consorzi BIM un sovracanone annuo per ogni chilowatt di potenza nominale (pagato dagli impianti di potenza nominale media superiore a 220 kW) prodotto a titolo di risarcimento e quale indennizzo alle comunità montane per lo sfruttamento e il depauperamento dell’acqua. Tale sovracanone viene applicato per tutti gli impianti le cui opere di presa sono situate, in tutto o in parte, all’interno del perimetro di un Consorzio BIM. Il gestore di un impianto idroelettrico deve corrispondere un’imposta – i canoni idrici, di diversa entità - agli enti pubblici locali (comuni, province, regioni interessate) per la concessione e lo sfruttamento di acque pubbliche con lo scopo di produzione di energia elettrica. Comune di Traversetolo, piazza Vittorio Veneto, 30 tel. 0521.344549 / comunicazione@comune.traversetolo.pr.it In base alle disponibilità finanziarie che annualmente vengono evidenziate nello statuto, il Consorzio BIM attua una serie di iniziative a sostegno delle popolazioni residenti nel territorio consorziale, sia direttamente, sia supportando economicamente enti e attori locali. Tra le attività più importanti si ricordano il piano quinquennale dei Comuni, le iniziative a sostegno di vari settori produttivi, la cartografia, le iniziative per il risparmio idrico ed energetico, anche attraverso conferenze, contributi vari.
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