Le ricadute dei Cambiamenti Climatici sul parmense alla luce del 6° Rapporto IPCC 2022
Parma

Le anticipazioni stampa dell’aprile 2022 tratte dal documento riguardante la mitigazione, che completa il 6° rapporto (AR6) della commissione scientifica internazionale delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (IPCC), sono alla base della decisione di organizzare localmente una iniziativa pubblica sugli effetti del riscaldamento globale in corso. Centro Etica Ambientale (CEA), Arpae Emilia Romagna, Università di Parma, e KilometroVerdeParma hanno unito le forze per organizzare il Seminario “Le ricadute dei Cambiamenti Climatici sul parmense alla luce del 6° Rapporto IPCC 2022” che si terrà lunedì 16 maggio 2022 alle ore 17.00, presso l’auditorium Sant’Elisabetta campus Università di Parma con possibilità di collegamento da remoto su Zoom e diretta streaming sul canale YouTube CEA (www.centroeticambientale.org). Tutti ricordiamo che l’accordo della conferenza di Parigi (COP2015) prevedeva l’abbattimento delle emissioni in atmosfera di gas con effetto serra in modo da contenere entro 1,5 °C a fine secolo, rispetto all’era preindustriale, la traiettoria di aumento della temperatura media globale. Questa scelta, condivisa da una maggioranza qualificata di nazioni, rispondeva alla necessità di arrestare il riscaldamento in corso dal momento che notoriamente il livello di CO2 in atmosfera è in correlazione diretta con la temperatura superficiale dei continenti e degli oceani. Purtroppo, il 6° rapporto IPCC 2022 rivela che non abbiamo mantenuto la promessa, che la terra si riscalderà di più, e che il miglior obiettivo oggi perseguibile per fine secolo è di restare entro i 2,0 °C. La commissione IPCC ha calcolato che questo nuovo obiettivo di contenimento della temperatura media globale potrà essere centrato solo se non si aumenterà la produzione di energia da fonti fossili e ci si limiterà a portare a fine ciclo di vita le sole infrastrutture esistenti che utilizzano combustibili fossili, man mano sostituendole con tecnologie che producono energia da fonti rinnovabili. Il conflitto armato in corso da un paio di mesi in Ucraina con la sua rinnovata, oltre che nuova, corsa alla realizzazione di centrali di produzione da fonti fossili, sta minando alle radici anche la possibilità di mantenerci entro i +2,0 °C a fine secolo. È stato calcolato che il mezzo grado in questione fa una notevole differenza. Passando da 1,5 a 2,0 °C di riscaldamento i danni per la società e gli ecosistemi aumenteranno fortemente, le ondate di calore cosiddette estreme aumenteranno di 2.6 volte, la scarsità di risorse idriche e la siccità in Italia e nel resto dell’Europa meridionale diventeranno endemici, le barriere coralline anziché dell’80% si ridurranno del 99%. Con il seminario del 16 maggio 2022 gli organizzatori intendono riprendere il lavoro svolto a Parma negli ultimi anni per darvi continuità con iniziative di stimolo ai progetti locali sulla mitigazione e per l’adattamento al Cambiamento Climatico. Il 6°rapporto IPCC sarà lo spunto senza essere al centro dei lavori che si concentreranno sulle ricadute locali di un clima sempre più caldo e più frequentemente estremo. La disponibilità di lunghe serie storiche di misura delle grandezze climatiche consentirà illustrare la tendenza del clima del nostro territorio sulla base di dati certi, registrati, più che parlare delle loro proiezioni nel futuro tramite modelli matematici. Il quadro globale, con i messaggi chiave dell’Assessment Report 6-2022 dell’IPCC, sarà presentato da Corrado Clini, già ministro dell’ambiente, membro del Centro Etica Ambientale. L’andamento delle temperature, precipitazioni e portate fluviali alla scala del bacino del Po sarà illustrato da Giuseppe Ricciardi di Arpae Servizio Idrologia. Scendendo ancora di scala, Valentina Pavan e Cinzia Alessandrini dell’Osservatorio Clima di Arpae Servizio IdroMeteoClima, mostreranno l’andamento storico degli indicatori climatici in EmiliaRomagna, gli impatti del Cambiamento Climatico sull’agricoltura e le possibili misure di mitigazione e adattamento. Le ultime tre relazioni si occuperanno degli ambiti urbani e periurbani di Parma e pianura con Paolo Fantini e Giovanni Tedeschi che per conto di un gruppo di lavoro congiunto Università-CEA presenteranno la tendenza recente degli indicatori del clima urbano di Parma. I docenti Michele Zazzi e Barbara Caselli e i dottori di ricerca Patrizia Rota e Marianna Ceci presenteranno un saggio degli studi svolti all’interno del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma sull’analisi del rischio da Isola di Calore urbana e sugli effetti positivi della desigillazione del suolo. I lavori si chiuderanno con la relazione di Antonio Mortali di Kilometroverde Parma che parlerà della forestazione urbana e periurbana per la mitigazione e l’adattamento al Cambiamento Climatico. Informazioni www.centroeticambientale.org - Tel. 0521 380516, Email segreteria@centroeticambientale.org
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