"LEGO LIFE" al Museo della Permanente di Milano, la "critica" di Elisa Gennari
Milano

Approda a Milano la mostra dedicata ai mattoncini che hanno fatto impazzire tutto il mondo. Gli spazi del Museo della Permanente si colorano con la mostra Lego Life, che invita adulti e più piccini a scoprire il mondo dei Lego e anche un po’ sé stessi, tornando bambini. All’interno sono esposti sette strabilianti diorami (ovvero rappresentazioni in miniatura della realtà), appartenenti a collezioni private, realizzati con oltre mezzo milione di mattoncini e che rappresentano diverse ambientazioni. Troviamo scene di vita urbana, mondi immaginari e popolati da pirati, scene spaziali e medievali e addirittura episodi storici, con il diorama chiamato “Liberazione”, che ricrea l’arrivo degli Alleati in Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Marcello Amalfitano conosciuto come “L’architetto dei Lego” e che in questa occasione è il curatore della mostra, è l’autore insieme a Dario Minisini del “Grande diorama city", che colpisce subito per la grandezza e per i dettagli. Durante un’intervista mi ha spiegato come ha fatto della sua passione un lavoro. La sua passione è nata quando aveva quattro anni e iniziò a giocare coi Lego. Proprio questa passione fu il motivo che spinse Marcello ad iscriversi alla Facoltà di architettura di Reggio Calabria e a lavorare per quindici anni come architetto. Dopo quindici anni, il richiamo alla sua passione per i Lego risuonò forte in lui portandolo a tornare a giocare con i Lego e a decostruire l’architettura stessa per poi ricostruirla, attraverso il gioco. "Qual è il segreto alla base della realizzazione di questi incredibili progetti?” gli ho domandato. “Il gioco” ha risposto. “La passione per il gioco che deve essere sempre presente, non mi abbandona mai. Questa è la spinta alla creatività. Senza quello non c’è niente”. Marcello infatti si è sempre approcciato ai Lego con grande curiosità, sperimentando, “smontando e ricreando” senza seguire le istruzioni, come dice lui. All’interno della mostra i bambini potranno sperimentare questo approccio in prima persona, in uno spazio laboratoriale e autogestito in cui potranno liberamente imparare, giocando con i tantissimi mattoncini Lego che saranno contenuti in alcune box apposite. I diorami diventano opere d’arte, spesso realizzati con tecniche di costruzione tradizionali accostate ad altre più innovative, ricorrendo a software di progettazione Cad e vengono descritti con precisione e dettaglio nei pannelli che accompagnano ogni progetto. La passione per i Lego attraversa anche le opere e la vita dell’artista Stefano Bolcato di cui troviamo esposti in mostra stampe e oli su tela dalle varie dimensioni. Le sue opere si ispirano ai capolavori della storia dell’arte dal Rinascimento (a cui si è approcciato anche nella tecnica, utilizzando olio su tela) sino al contemporaneo. Bolcato esplora e recupera dipinti di grandi artisti come Van Gogh, Escher, De Chirico, Magritte, Da Vinci, Frida Kahlo e Roy Lichtenstein trasformandole in icone Pop grazie alla presenza degli “omini lego” che divengono spesso i soggetti dei suoi ritratti. “Una quindicina di anni fa sono rimasto affascinato dai Lego come soggetti di uno stile e di un’espressione in continua evoluzione”. Bolcato in passato, ha realizzato opere in stile Lego, in cui tuttavia dietro ai colori e ai personaggi dalle espressioni felici sono celate tematiche attuali e urgenti come la violenza domestica e di genere, con l’intento di portare lo spettatore a una riflessione sulla sua condizione nella contemporaneità, lasciandolo spaesato e sbalordito di fronte a questa contrapposizione. Le opere in mostra colpiscono per l’originalità di Bolcato nella scelta dei soggetti e nell’abile resa pittorica che abbraccia diversi stili e per la possibilità di riflettere sull’arte e sulla nostra società con occhi nuovi e curiosi. La mostra è un omaggio non solo ai Lego ma al gioco stesso che attraversa l’intera visita e invita lo spettatore a partecipare dando libero sfogo alla fantasia. I pannelli celano misteri da risolvere e personaggi da trovare nascosti all’interno dei diorami. Camminando tra le sale, ho avuto la sensazione di tornare bambina e ho realizzato quanto un gioco così semplice che io stessa ho tenuto tante volte tra le mani possa diventare arte e quanto l’arte possa diventare gioco. Senza accorgermene, mi sono trovata ad avere gli stessi pensieri di anni fa, di quando ero bambina e sognavo di esplorare ogni dettaglio all’interno delle costruzioni o di esplorare mondi immaginari. La mostra è un’occasione per adulti e bambini curiosi di scoprire il mondo dei Lego e soprattutto l’occasione di stare insieme attraverso il linguaggio universale del gioco, che è creatività, condivisione e divertimento.
La mostra, realizzata con il patrocinio del Comune di Milano, e prodotta e organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia, sarà visitabile dal 22 Novembre 2023 fino al 4 Febbraio 2024