Parma sotto assedio: I Nostri Borghi lancia una petizione per la sicurezza
Parma
PRESENTATO NELLA SEDE I NOSTRI BORGHI L’INIZIO DELLA RACCOLTA FIRME PER LA SICUREZZA A PARMA. PROPOSTE ALLE ISTITUZIONI: “PARMA SOTTO ASSEDIO NON SI ARRENDE ALLA VIOLENZA”.
Da sempre attenta alla tutela della sicurezza in città, l’associazione I Nostri Borghi ha organizzato giovedì 1 giugno una conferenza stampa che ha visto la presenza di numerosi cittadini e commercianti di via Verdi e vie limitrofe, zona stazione, via Garibaldi e piazzale della Pace. La situazione è grave, come afferna chi quotidianamente assiste ai movimenti degli spacciatori o ad atti di intimidazione e violenza: ascoltando queste voci, l’associazione ha avviato una raccolta firme rivolta al sindaco, al questore e al prefetto per chiedere più sicurezza in un centro storico sempre più invivibile.
Fabrizio Pallini, presidente de I Nostri Borghi e consigliere comunale del gruppo Vignali, ha illustrato alcune delle richieste riportate nella petizione Parma sotto assedio non si piega alla violenza: «Parma non si arrende, Parma non ha paura, Parma dice di no alla violenza… i media parlano di rapine, spaccio, risse, violenze, che sono inaccettabili, nel cuore della città. L’anello di congiunzione fra la stazione e il centro storico, via Garibaldi, è dimenticato, nell’oblio completo ed è ora di intervenire, dobbiamo non solo curare ma anche prevenire altrimenti rischiamo che la malattia diventi incurabile. L’intervento dev’essere immediato e forte, a tal punto che chiediamo alcune cose fondamentali: un presidio fisso per quanto riguarda le vie interessate da queste problematiche, la rimozione dei servizi igienici pubblici e dell’ecostazione in via Verdi, che sono diventati un punto di riferimento per lo spaccio e attività similari, il ripristino del nucleo investigativo, fermato quando già aveva indagini in corso. Abbiamo iniziato una raccolta firme che porteremo fra un mese in un dibattito pubblico e vogliamo stimolare in senso collaborativo il nostro sindaco».
Presente all’incontro anche la deputata della Lega e consigliera comunale Laura Cavandoli, che ha chiamato in causa il Sindaco Michele Guerra e l’amministrazione comunale, sottolineando come lo Stato stia offrendo aiuti sotto forma di nuove forze dell’ordine in arrivo a Parma mentre l’impegno del Comune sia attualmente carente.
Sarà possibile firmare la petizione fino al 24 giugno presso la sede de I Nostri Borghi in giorni e orari che saranno comunicati in seguito.