Perch+ vedere la mostra "MAX LIEBERMANN. Un impressionista di Berlino", di Annalisa Airò
Roma, RM, Italia

Si inaugura domani 20 settembre la mostra MAX LIEBERMANN, un Impressionista di Berlino presso la casa di Goethe in via del Corso a Roma
Si tratta della prima mostra in Italia di Liebermann, artista tedesco poco conosciuto in Italia considerato uno dei più importanti innovatori della pittura tedesca dell’Ottocento che si svolge in occasione dei 150 anni dalla nascita dell’impressionismo. La mostra espone 32 opere che rappresentano le fasi principali dello sviluppo dell’opera di Liebermann e delle sue attività politico-artistiche, come Presidente della Secessione Berlinese e dell’Accademia Prussiana delle Arti.
Fu un artista che viaggiò molto in Europa, a Parigi, incuriosito dall’impressionismo, e in Olanda attratto dal realismo, come mostrano le opere esposte nella Sala2 che ci mostrano come il pittore fosse affascinato dalla pittura del 17esimo secolo olandese, dalla vita in campagna e dalla natura che lo circondava, in sostanza i temi del realismo e del naturalismo, come “I ragazzi al Bagno”, prestito della Galleria di Arte Moderna di Milano o, ad esempio, le “Lavoratrici di Merletto”, proveniente da Venezia.
Successivamente fu attratto dall’impressionismo francese e rappresentò temi legati al tempo libero della borghesia, ai paesi di pescatori, alle località balneari.
Nella terza sala sono esposti alcuni ritratti dipinti dall’artista tra cui quello del grande Theodore Fontane o Gerhart Hauptmann.
Un tema importante è il rapporto di Liebermann con l’Italia, particolarmente intrigante visto che la mostra si svolge nella Casa di Goethe, che dell’Italia era un entusiasta visitatore. Apparentemente Liebermann, appartenente ad un’altra generazione rispetto a Goethe, non appariva interessato all’Italia ed all’arte Italiana. Tuttavia in Italia ha effettuato 6 viaggi ed è in mostra una copia del “Viaggio in Italia” di Goethe, letto e sottolineato da Liebermann, benchè egli stesso abbia dichiarato che il paesaggio italiano era per lui troppo pittoresco!
Nella Sala 4 sono esposte varie opere più legate all’impressionismo alcune delle quali ispirate dalla sua residenza sul lago Wannsee, luogo idilliaco a cui ha dedicato centinaia di dipinti e che aveva decorato con una rappresentazione di un dipinto tratto dalla Villa di Livia attualmente al Museo Nazionale Romano. Successivamente questo affresco fu da lui stesso ricoperto e solo alcuni anni fa è stato riscoperto.
Tutto ciò indica un rapporto con l’Italia e la sua storia artistica a dir poco contrastante ma che ha necessariamente contribuito a plasmare l’arte di Max Liebermann. Molto interessante è infatti il quadro che rappresenta la “Passeggiata sul Monte Pincio”, tema che lui riprese più volte. “Molte strade portano a Roma, ma ogni artista deve percorrere la propria” aveva dichiarato Liebermann e infatti l’arte italiana ha influenzato in modo personalissimo la sua produzione, non meno della sua ammirazione per Johann Wolfgang von Goethe, la cui casa ospita questa interessantissima esposizione fino al 9 febbraio.