PERCHE’ VISITARE IL VIVE (Vittoriano e Palazzo Venezia) e la mostra GUGLIELMO MARCONI-VEDERE L’IINVISIBILE. di Annalisa Airò
Roma, RM, Italia

Dall’8 novembre al 25 aprile il polo VIVE (Vittoriano e Palazzo Venezia) apre al pubblico la mostra GUGLIELMO MARCONI-VEDERE L’IINVISIBILE. L’esposizione, che è soprattutto un omaggio alla figura di Guglielmo Marconi, è stata presentata il 6 novembre alla stampa dalla direttrice del VIVE Edith Gabrielli che ha messo in luce le ragioni che hanno determinato la scelta del sito espositivo: cronologiche, in quanto la vita di Marconi ha coinciso con quella dei due edifici, Vittoriano e Palazzo Venezia (tanto che quando fu assegnato il Nobel a Marconi, in contemporanea Tondini rappresentava le nuove scienze, la fisica, sul soffitto del Palazzo) e contenutistiche in quanto Sacconi e Brasini, gli architetti del Vittoriano, sono essi stessi simboli di quel progresso che vede in Guglielmo Marconi la realizzazione pratica.
Sono intervenuti alla presentazioni la senatrice Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla cultura, Giulia Fortunato, Presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario della Fondazione Marconi, Il Prof. Giovanni Paoloni dell’Università La Sapienza e Padre Paolo Benanti, esperto di Intelligenza Artificiale, oltre al nipote, Principe Giovannnelli Marconi, figlio di Elettra, in rappresentanza della famiglia.
Il Principe Marconi ha sottolineato come Guglielmo Marconi amasse la cultura, non solo la scienza, e come si sentisse italiano, pur appartenendo al mondo, tanto da scegliere di conservare sempre la cittadinanza italiana, ma quando morì tutte le nazioni osservarono 2 minuti di silenzio anche quelle che in quel momento erano nemiche tra loro. L’invenzione di Marconi ancora oggi salva vite umane in mare, la sua opera rappresenta un esempio di scienza etica.
Il prof Paoloni ha raccontato che la figura di Marconi ha subito critiche per le sue vicinanze al regime fascista e, secondo la sen. Bergonzoni, a parte la serie RAI con Accorsi, è stato a lungo dimenticato pur essendo stato insignito, lui non laureato, di almeno 15 lauree honoris causa, ed essendo proprietario di oltre 60 brevetti. E’ stato il primo a inventare una start-up ed ancora oggi la radio, la BBC e Radio Vaticana trasmettono sulle onde radio di Marconi. Padre Benanti ha sottolineato che Marconi ha davvero consentito di vedere l’invisibile e la sua scoperta consente uno spostamento nella storia trasformando una scoperta in un’impresa. Il modello del business di Marconi è di questo secolo, precede Steve Jobs, lui rappresenta le radici e noi i rami, precede e predice l’Intelligenza Artificiale. Villa Giffoni, ora sede della Fondazione, è il posto dove Marconi condusse i suoi esperimenti a partire dal 1938, da lì lanciò il primo segnale radio nel 1895. E’ l’antesignana dei garage della Silicon Valley. Marconi, che proveniva da una famiglia imprenditoriale ed era discendente dei maggiori produttori di whiskey, nel 1909 ricevette il Premio Nobel per la Fisica. Aveva grandi capacità di marketing, fu invitato dal direttore del New York Times nel 1899 per presenziare all’America Cup, la prima volta che venivano trasmesse notizie dall’alto mare. Senza di lui oggi non esisterebbe la BBC o, ad esempio il radiofaro grazie al quale si salvano migliaia di vite in mare.
Marconi è la storia dell’ingegno e dell’imprenditoria italiana. Si è occupato di problemi politici anche prima del fascismo, ha avuto contatti col regime in quanto scienziato ed ha partecipato agli accordi di Versailles di cui non condivideva i contenuti. La corrispondenza rinvenuta nella sua casa parla di accordi con Mussolini, in quanto imprenditore era filogovernativo, ma nel 1936 si recò da Mussolini per esprimere la sua contrarietà all’alleanza con Hitler e all’entrata in guerra.
La biografia di Guglielmo Marconi si intreccia indissolubilmente con la storia nazionale. Questa mostra, a 150 anni dalla nascita dello scienziato, illustra tutti gli aspetti della sua vita, grazie alle intense ricerche della Fondazione Marconi. Sono esposi documenti, alcuni provenienti dall’Archivio Luce, che raccontano la figura di Guglielmo Marconi a tutto tondo sia negli aspetti biografici, familiari, personali, che politici e scientifici. La mostra è molto ricca di fotografie che raccontano una vita interessantissima e ricca di risultati di grande importanza non solo per l’Italia ma per il mondo.
Altro aspetto interessante della mostra è la distribuzione dei reperti nei due edifici, come si è detto coevi di Guglielmo Marconi, molto interessanti essi stessi e pieni di memoria storica.