Ponte di Ognissanti: Musei del Cibo aperti
Provincia di Parma

I Musei del Cibo saranno aperti per il lungo ponte di Ognissanti, compreso lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre, con orario normale.
In un raggio di 50 chilometri dalla città, si trovano gli otto Musei che celebrano le eccellenze del food parmense attraverso 3.808 oggetti che raccontano altrettante storie.
Solo qualche esempio: la straordinaria galleria dei culatelli che stagionano nell’umidità della cantina dell’Antica Corte Pallavicina, nella golena del Po a Polesine dove sorge il Museo del Culatello o l’antica caldaia per il Parmigiano in rame a fuoco diretto della metàdell’Ottocento e le vetrine con la storia della grattugia a Soragna al Museo del ParmigianoReggiano. A Collecchio (Corte di Giarola) al Museo della Pasta si trovano, per esempio,un intero pastificio datato al 1850, perfettamente restaurato oltre al più antico campione dispaghetti conosciuto risalente al 1837. E che dire della Fiat Topolino pubblicitaria delconcentrato in tubetto Mutti o della collezione di 105 latte di conserva, tutte del 1938, delMuseo del Pomodoro? A Sala Baganza al Museo del Vino, si possono ammirareanfore, dolia e rarissime brocche di vetro di epoca romana e bottiglie originali di viniparmensi (dal 1832 al 1909). A Felino, al Museo del Salame, si trova la rossa insaccatricegigante per salami oltre agli oggetti da lavoro e alla bicicletta e al tabarro del norcino. ALanghirano al Museo del Prosciutto di Parma ci sono sali (diversissimi) provenienti da tuttoil mondo oltre agli oggetti legati al sale di Salsomaggiore Terme. Il neonato Museo delFungo Porcino di Borgotaro, infine, ospita un’intera collezione di preziose stampe antiche,naturalmente a tema micologico, donate da Guido Soncini.
E lungo le strade per raggiungere i Musei del Cibo, sono innumerevoli le occasioni di visitaed esperienze fra storia, arte, natura e relax: si pensi ai castelli, alle pievi della ViaFrancigena, ai luoghi verdiani, ai parchi naturali e alle stazioni termali.
Quello del fine settimana, insomma, è un’occasione per pianificare visite fra i sapori e legrandi bellezze del nostro patrimonio culturale, da vivere anche in bicicletta, grazie aipercorsi studiati assieme a Fiab-Bici Insieme.
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