UNSEEN. Le foto mai viste di Vivian Maier,mostra al Belvedere della Reggia di Monza - Chiusura mostra
Monza

Prorogata fino al 21 aprile 2025
BELVEDERE, REGGIA DI MONZA
UNSEEN
Le foto mai viste di Vivian Maier
Realizzata da
Vertigo Syndrome
in collaborazione con
diChroma photography
con il patrocinio del Comune di Monza
a cura di
Anne Morin
- In mostra dal 17 ottobre 2024, Le foto mai viste di Vivian Maier sarà visitabile fino al 21 aprile 2025 alla Villa Reale di Monza, estendendo dunque il suo termine inizialmente previsto per il 26 gennaio 2025.
- Dopo 20 mila visitatori, di cui oltre 2 mila solo nell’ultimo weekend, sono ancora tanti i singoli, gruppi e scuole interessati a partecipare alla mostra e a tutti gli eventi collaterali, che si rinnovano e proseguono fino alla fine dell’esposizione.
- Più di 200 stampe a colori e in bianco e nero, oltre a contact sheet, registrazioni audio originali con la voce della fotografa e vari filmati Super 8, visibili PER LA PRIMA VOLTA soltanto in questa mostra.
- Una formidabile esplorazione della particolare vicenda umana e artistica dell’autrice pioniera della street photography, che ripercorre i temi e i soggetti caratteristici del suo stile, fornendo una testimonianza del "lato oscuro del sogno americano” che riflette una nazione in cambiamento.
Alla luce del successo riscosso da pubblico e critica, è stata prorogata fino al 21 aprile 2025 la mostra Unseen. Le foto mai viste di Vivian Maier, la più importante mai dedicata in Italia a una delle pioniere e massime esponenti della street photography, esposta alla Villa Reale di Monza.
Dal 17 ottobre 2024, giorno di apertura dell’evento, sono stati oltre 20 mila i visitatori, di cui oltre 2 mila solo nell’ultimo fine settimana. Merito di un progetto espositivo completo con 220 scatti, alcuni inediti, divisi in 9 sezioni, che esplorano i temi e i soggetti caratteristici del suo stile: dagli autoritratti alle scene di strada, dalle immagini di bambini alle persone ai margini della società, avventurandosi anche in aspetti sconosciuti o poco noti di una vicenda umana e artistica non convenzionale.
Realizzata da Vertigo Syndrome in collaborazione con diChroma photography, e curata da Anne Morin, la mostra si compone di un nucleo di fotografie in bianco e nero e a colori, molto rare e fino a pochi anni fa mai viste in pubblico, alle quali si aggiungono filmati in formato Super 8, provini a contatto, audio con la sua voce e vari oggetti che le sono appartenuti, come le macchine fotografiche Rolleiflex e Leica.
Oltre a una sala speciale, ideata appositamente da Vertigo Syndrome, dove i visitatori possono sperimentare lo stile fotografico di Maier, l’esposizione è completata da una mostra nella mostra dell’acquarellista Nicola Magrin, che ha realizzato otto opere incentrate su diversi aspetti della vita e dell'arte della fotografa, che risuonando con le esperienze personali di Magrin (la montagna, il cane, il tratto sfumato) creano un ponte poetico tra i due artisti.
Costante e nutrito l’interesse da parte di gruppi e scuole, da cui continuano a pervenire richieste di partecipazione alla mostra e alle sue attività, il cui aspetto scenico e interattivo la rende particolarmente adatta anche ai più giovani, coinvolti in un’esperienza artisticamente appagante e culturalmente arricchente.
Allo stesso modo il pubblico ha apprezzato in questi mesi la serie di workshop, conferenze, laboratori per i bambini e varie iniziative che ogni weekend arricchiscono l’esposizione approfondendo aspetti teorici, tecnici e narrativi legati a Vivian Maier e al mondo della fotografia e dell’immagine in generale, anch’essi rinnovati e prorogati fino al termine della mostra.
CHI È VIVIAN MAIER
Con la scatto silenzioso della sua Rolleiflex Vivian Maier ha immortalato per quasi cinque decenni il mondo che la circondava. Dai banchieri di Midtown ai senzatetto addormentati sulle panchine dei parchi, alle coppie che si abbracciavano o, molto spesso, riprendendo se stessa.
Gli oltre 150.000 negativi scattati nel corso della sua vita coprono un’immensa gamma di soggetti. Dai primi anni cinquanta fino agli anni novanta, Vivian Maier si è occupata di documentare meticolosamente ogni aspetto della vita che la circondava, ovunque andasse. Eppure il suo lavoro è rimasto sconosciuto a chiunque, conservato chiuso dentro centinaia di scatole, quasi fino alla sua morte, e scoperto casualmente nel 2007 da John Maloof, uno scrittore di Chicago che ha ritrovato i negativi in un box pieno di cianfrusaglie, acquistato all’asta e un tempo appartenuto all’artista.
Maloof si è dedicato poi alla promozione della sua eredità e ha co-diretto un documentario candidato all'Oscar, “Finding Vivian Maier” (2014) che ha dato alla fotografa fama mondiale.
Capace di unire l’approccio umanista europeo (trascorse l’infanzia in Francia, paese d’origine della madre) al richiamo moderno della street photography americana, Vivian Maier costruì, dall’inizio degli anni cinquanta alla fine degli anni ottanta, un corpus di opere che la rendono oggi, a tutti gli effetti, una delle più grandi fotografe del XX secolo, al pari di artisti come Robert Frank, Diane Arbus, Robert Doisneau o Henri Cartier-Bresson.
LA MOSTRA NELLA MOSTRA
Nicola Magrin (Milano, 1978), artista noto per i suoi paesaggi naturali, arricchisce il progetto principale con una serie di acquerelli dedicati a Vivian Maier. Abbandonando i suoi soliti colori per l'inchiostro nero all'acqua, l'autore ha realizzato otto opere incentrate su diversi aspetti della vita e dell'arte della fotografa, che risuonando con le esperienze personali di Magrin (la montagna, il cane, il tratto sfumato) creano un ponte poetico tra i due artisti, i quali condividono una profonda connessione con il mondo circostante e la capacità di coglierne l'essenza. Una sintonia rafforzata dal formato quadrato degli acquerelli esposti, utile a richiamare lo scatto della Rolleiflex che Vivian Maier portava "all'altezza del cuore come un talismano", con un effetto simile alle foto in fase di stampa.
VERTIGO SYNDROME
Una crociata contro l'uggia delle mostre d’arte
Vertigo Syndrome è stata fondata da Chiara Spinnato e Filippo Giunti nel gennaio 2022 e si occupa di ideazione, organizzazione e produzione di mostre “dall’idea al chiodo”.
Vertigo Syndrome è una dichiarazione di guerra alla noia della maggior parte delle mostre d’arte.
Progettiamo percorsi espositivi per chiunque sia curioso di scoprire qualcosa di nuovo e desideri avere argomenti interessanti da condividere con altri.
Cerchiamo di offrire ai visitatori un viaggio in luoghi ed ambienti suggestivi, capaci di indurre forti emozioni che si manifestano sotto forma di espressione artistica.
Radio Montecarlo è radio ufficiale della mostra.
UNSEEN. Le foto mai viste di Vivian Maier
Belvedere Reggia di Monza (viale Brianza, 1)
Prorogata fino al 21 aprile 2025
con il patrocinio del Comune di Monza
Orari
Mercoledì - Giovedì – Venerdì: 10.00 – 16.00
Sabato - Domenica - Festivi: 10.30 – 20.00
Lunedì e Martedì: Chiuso
Biglietti
Intero: €16,50
Ridotto: €14,00
Ridotto Musei Civici: €12,00
Ridotto SPECIALE bambini dai 7 ai 12 anni: €6,00
Informazioni e prevendita
Vertigo Syndrome
T + 39 351 6560343
FB @vertigosyndrome
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