BEDONIA - L’Anello delle 8 cappellette Escursione facile. Adatto a ogni livello di allenamento.
Lunghezza: km 6.66 Tempo 01:54 -3.5 km/h.
Altitudine partenza: 510 mt.
Altitudine massima: 660 mt.
Difficoltà: T (Turistico)
Sul percorso: santuario, cappelle, fontane, punti panoramici. Il percorso denominato L’Anello delle 8 cappellette è un invito per farvi conoscere il nostro territorio da un punto di vista diverso dall’ordinario, dove anche le cose più semplici diventano meraviglia, tocca alcune frazioni, ognuna con la sua storia e le sue tradizioni ancora oggi vive. Le chiese e le cappelle sono sempre state, prima ancora che un luogo di culto, un punto di aggregazione.
Partendo dal centro del paese di Bedonia, prendere per via Trieste verso il Colle di San Marco, qui si può visitare la Basilica e la Cappella del Pozzo eretta nel 1600.
Proseguire sulla SP359R direzione Montevacà, sulla sx si trova la Cappellina Santa Croce. fu costruita nel 1618 per proteggere Bedonia da una pericolosissima frana che si era staccata dal Monte Pelpi e minacciava l’incolumità del paese, si narra che la popolazione in processione andò incontro alla frana con una grande croce, lo smottamento si fermò in quel punto.
Proseguendo sempre sulla sx prendere per Rio Merlino, qui si trova la Cappellina Madonna della Consolazione del 1863 fu costruita dagli Agazzi, mugnai di Rio Merlino, possedevano 2 mulini che funzionavano con l’acqua trasportata da un canale che passava sotto la Cappellina, nel 1618 una frana la distrusse e fu ricostruita, nel 1863 fu ristrutturata e ampliata. Vi sono state donate sia la statua del Sacro Cuore dalle insegnanti Maldotti di Busseto e 2 statue in marmo di angioletti donati da Rosalba Oppici, nel 2022 è stata posta una targhetta in memoria del maestro Giannino Agazzi.
Tenendo la strada principale verso Fontanabonardi si trova la Cappella dedicata a San Giovanni
per poi arrivare a Fontanabonardi dove si trova l’Oratorio Madonna della Neve dedicato alla Vergine che aveva annunciato la miracolosa nevicata del 5 di agosto dell'anno 358. La “Sagra della Madonna della Neve” viene festeggiata ogni anno la prima domenica di agosto con la messa e una piccola processione, ancora oggi sentita e partecipata
Proseguendo verso la frazione Libbia, si trova la Cappella di S. Antonio da Padova, protettore dei mali contagiosi, eretta dai coniugi Rossi Antonio “Brunsin” e Fortunata nel 1921 come riconoscimento per la guarigione del figlio dalla febbre spagnola, tutti gli anni il 13 di giugno si festeggia il Santo, la popolazione locale si raduna intorno alla cappelletta e dopo una breve messa si festeggia con torte fatte in casa e un bicchiere di buon vino.
Continuando per la salita che porta alla Libbia di Sopra potete sedervi e leggere un libro nella BiblioLibbia, una piccola biblioteca all’aperto a disposizione dei passanti. Nel piccolo borgo si può trovare foto di antichi ritratti e una tabella informativa sulla sua storia, a seguito della frana del 1616 l’abitato di Februario su spazzato via, il nuovo insediamento venne chiamato Lϋbia dal dialetto Lϋbiau che significa franato. Proseguendo a destra inizia il ritorno a Bedonia, scendendo si arriva alla Libbia di Sotto e si passa per il Casello, continuando sulla sx si devia per Cavadasca, frazione ricca di fiori e ben tenuta, in fondo alla frazione si trova la Cappellina della Immacolata Concezione di “Cavadasca” l’immagine della Madonna ad altorilievo è in marmo bianco di Carrara. Secondo la tradizione orale, attorno a questo sacro tempietto furono seppelliti i morti in seguito all’infezione di colera nell’Ottocento.
Sosta caffè nel locale lungo la strada, proseguendo sulla sx si devia per Cavignaga, arrivati all’incrocio con via Marazzano si va a dx verso Bedonia, incontrerete la Cappellina del Sacro Cuore, detta anche di “Fanga” Minoli Francesco verso il 1920 voleva costruirsi una casa in località da “Fanga”, ma purtroppo lì vicino non c’erano sorgenti, una notte sognò che sotto terra ci fosse una sorgente, essendo molto religioso promise che se fosse stato vero avrebbe fatto costruire una cappellina, trovò l’acqua e mantenne la promessa e la dedicò al SACRO CUORE di GESU’.(era il 1924) In giugno alla sera le famiglie dei dintorni recitano il rosario. Si percorre il viale del Cimitero e si ritorna in paese.