Il sale marino di Salsomaggiore

Il sale marino in collina, per quale motivo? Salsomaggiore Terme sorge sopra un immenso mare fossile. Dove ora vediamo le colline che si incontrano con la famosa bassa del Po, un tempo nuotavano pesci e anche grandi cetacei come è testimoniato dagli importanti ritrovamenti fossili nel torrente Stirone. I detriti portati dal “grande fiume” hanno mano a mano sostituito il mare con la terra, ma nel sottosuolo di Salsomaggiore è rimasta imbrigliata una straordinaria quantità di sale marino.
Già i Celti e i Romani avevano scoperto la presenza di questo sale e lo utilizzavano ad uso alimentare, sia per conservare i cibi, sia per produrre i famosi salumi che hanno reso celebre il territorio nei secoli.
In tempi più recenti, il Dottor Lorenzo Berzieri scoprì che questo stesso sale era molto utile per la cura della salute.
Gli elementi che arricchiscono l’acqua di Salsomaggiore
Il sale, il bromo e lo iodio, sono gli elementi maggiormente contenuti nell’acqua salsobromoiodica di Salsomaggiore Terme. La densità salina è tre volte superiore a quella del famoso Mar Morto. La combinazione di questi elementi dona incredibili qualità terapeutiche all’acqua di Salsomaggiore Terme che svolge un’azione antiinfiammatoria, stimola il sistema immunitario, ha un effetto antisettico e antiossidante. Caratteristica per il suo colore rossiccio, dovuto alla presenza di Sali ferrosi che si ossidano a contatto con l’aria, l’acqua salsobromoiodica può essere utilizzata anche per ottenere terapeutici fanghi termali o la preziosissima “acqua madre” ottenuta per concentrazione della normale acqua salsobromoiodica.
Sale alimentare e sale curativo
L’Istituto Chimico di Salsomaggiore è autorizzato a estrarre il sale dall’acqua termale e a produrre sale per uso alimentare. Sul territorio, il sale di Salsomaggiore viene utilizzato come normale sale da cucina, oppure nella preparazione del Parmigiano Reggiano e del prosciutto crudo di Parma.