Comunicato stampa di ADA ONLUS sullo studio di fattibilità della pista ciclo - pedonale nel torrente Parma, tratto urbano
Parma - Parma, PR, Italia
Su richiesta delle associazioni ambientaliste l’ Assessore alla pianificazione del Comune di Parma ha recentemente presentato lo studio di fattibilità del progetto “Parco fluviale del torrente Parma tratto urbano” che si concretizza nella costruzione nel greto del torrente di una pista ciclo pedonale da Ponte Italia al Ponte delle Nazioni in sponda sinistra e di 4 rampe di accesso di cui una nuova da costruire all’ altezza del Liceo Romagnosi. Può sembrare paradossale che le associazioni ambientaliste non si dichiarino d’ accordo con un “Parco” e una pista ciclabile, ma dopo aver preso visione dello studio di fattibilità la posizione è di motivata contrarietà. L’ opera costerà euro 700.000 e la pista sarà aperta e utilizzabile solo da aprile a settembre a causa del rischio delle piene. Richiederà quindi anche costi di manutenzione per risistemarla ogni anno, dopo le piogge dell’ autunno-inverno e costi per il controllo degli accessi che prevedono cancelli che andranno aperti la mattina e chiusi la sera perché di notte la pista non sarà mai praticabile. Poiché la data esatta di una piena non è prevedibile il progetto comprende allarmi acustici (trombe?) ai ponti o alle rampe per avvertire gli ignari pedoni e ciclisti che sta arrivando l’ acqua e che è opportuno scappare in fretta. Dal punto di vista delle osservazioni naturalistiche che i parmigiani sono abituati a fare dal Lungoparma e dai ponti è certo che dopo la realizzazione della pista ciclabile in alveo ci sarà poco da vedere, perché gli animali hanno “una distanza di fuga” che li porta a scappare quando le persone si avvicinano troppo e la presenza umana è numerosa. Incentivare con rampe e manufatti l’ accesso al greto di pedoni e ciclisti porterà alla perdita del prezioso patrimonio di “Natura in città” che Parma ha avuto finora la fortuna di possedere. Se si desidera passeggiare nel torrente lo si può fare già, senza inutili e pericolosi interventi costruttivi in alveo e con le attuali sporadiche presenze umane si mantiene un equilibrio con la ricca e bella fauna. Con rispetto per il lavoro dell’ Assessore e dell’ architetto progettista di cui ADA Onlus apprezza la passione professionale, ci permettiamo un appello affinché lo studio di fattibilità resti solo un’ idea e si utilizzi la somma stanziata per creare un vero nuovo parco urbano non nella golena del torrente che è già natura protetta, ma nella periferia urbana degradata, sottraendo così spazi alla speculazione edilizia. ADA Onlus è favorevolissima alla manutenzione delle piste ciclabili esistenti e alla creazione di nuove, ad esempio sistemando il Lungoparma che potrà essere sempre di più utilizzato dai cittadini per godere della bellezza del tratto urbano del torrente che, senza bisogno di nuovi manufatti al suo interno, deve restare il cuore naturale della città. Per ADA Onlus-associazione donne ambientaliste- Laura Dello Sbarba vicepresidente