M9, “DIALOGHI URBANI” SI ESTENDE CON LE OPERE DI COPE2
Venezia

M9, “DIALOGHI URBANI” SI ESTENDE CON LE OPERE DI COPE2
Da sabato prossimo si aggiungono alla mostra sei opere del celebre street artist newyorchese, che sarà inoltre protagonista di un live painting a giugno
Dialoghi Urbani. Street Art vs Museo, la mostra parallela a Banksy. Painting Walls esposta al secondo piano di M9 – Museo del ‘900, si estende ospitando le opere di un artista di fama internazionale.
A partire da sabato 20 aprile saranno infatti visibili al pubblico sei opere di Cope2, uno dei padri della street art della scena newyorchese della fine degli anni ’70, le cui radici si intrecciano profondamente con la storia culturale e sociale della New York di quegli anni.
Grazie alle sue opere caratterizzate da lettering audace e colorato, testimoni sia dell'influenza della cultura hip-hop in ascesa che della resilienza delle comunità del Bronx, Cope2 ha definitivamente rotto con i suoi dipinti su tela la barriera tra strada e museo, esponendo in tutto il mondo e collaborando con i principali nomi dell’arte urbana.
Oltre ad arricchire l’esposizione al secondo piano, Cope2 sarà protagonista in prima persona di un live painting sui muri esterni di M9 il 2 giugno: sua sarà l’ultima opera della serie, che resterà visibile in maniera permanente. Con questa integrazione al programma, il live painting di Mr. Clay, previsto inizialmente per quella data, viene anticipato sabato 4 maggio.
Sabato, inoltre, andrà in scena il settimo appuntamento con gli street artist milanesi KayOne e SteReal, le cui opere Wonderland e My Blue sono esposte in Dialoghi Urbani. I due artisti dipingeranno il muro di Via Pascoli dalle 10 alle 19; l’opera sarà visibile per la settimana successiva fino alla prossima esibizione di sabato 27 aprile.
Cope2
Nato nel 1968 nel Bronx, zona a prevalenza afro-americana e ispanica, si è trovato subito immerso in un ambiente che pulsava di energia creativa e di sfide sociali: una città che attraversava una crisi economica, sociale e urbana, travolta da tensioni, povertà, marginalità e con all’orizzonte la piaga della droga. La street art diventa il mezzo di espressione per le comunità più escluse e in particolare per i loro giovani. Privi di possibilità di manifestazione artistica formale, fanno dei muri la tela per i loro messaggi, i loro sogni e le loro frustrazioni. Ne nasce una forma d'arte temporanea e provocatoria, spesso vista dalle autorità come vandalismo, ma celebrata nelle comunità locali come un segno di esistenza, simbolo di orgoglio e resistenza. In questo contesto, Cope2 comincia a fare graffiti. Era il 1978. I suoi pezzi, caratterizzati da lettering audace e colorato, spesso abbelliti da personaggi animati e simboli culturali, riflettono sia l'influenza della cultura hip-hop in ascesa che la resilienza e l'ingegnosità delle comunità del Bronx.
Cope2 è oggi artista di fama mondiale e ha definitivamente rotto con i suoi dipinti su tela la barriera tra strada e museo, esponendo in tutto il mondo: nei suoi lavori associa a uno stile espressionista astratto un bombardamento di parole e tag attraverso cui coniuga il mondo dell’arte con la street culture. Ormai parte dell’immaginario collettivo, Cope2 ha collaborato con tutti i principali nomi dell’arte urbana, da Shepard Fairey, a Retna, a Kenny Scharf; ha scritto libri e ha avuto commissioni da Time Magazine, Converse e Adidas; è apparso inoltre nel videogioco Grand Theft Auto IV.
KayOne
KayOne ha iniziato a dipingere sui muri delle strade quando aveva solo 15 anni, nel 1988. È stato uno dei primi a farlo a Milano. Quando dipinge su tela, cerca di usare i movimenti naturali della mano per creare le sue opere, senza dimenticare lo stile colorato e vivace dei graffiti che vediamo in città. Nelle sue opere, KayOne mescola diversi stili di arte, come l'Action Painting, che usa movimenti veloci, e la Pop Art, che è piena di colori e immagini che vediamo. Le sue opere raccontano storie di strada, mostrano come il tempo passa e quanto possa essere energetica e piena di vita la città, anche se questo tipo di arte è ancora considerato un po' nascosto e non per tutti.
SteReal
Stefania Marchetto, nota come SteReal, è una artista milanese nata nel 1987. Fin da bambina, ha mostrato un'inclinazione naturale per l'arte, che ha poi perfezionato studiando tecniche pittoriche avanzate. La sua opera unisce elementi figurativi a influenze moderne, con l'intento di comunicare messaggi incisivi, spesso legati a questioni di genere e a temi sociali. Innovativa nella sua metodologia, combina la tecnica dello spray con quella più tradizionale della pittura a pennello, creando opere che sono vere e proprie narrazioni visive del contesto che le circonda. Le sue creazioni derivano spesso da fotografie che lei stessa scatta, catturando l'essenza del luogo in cui si trova e trasformandola in arte che narra storie profonde e complesse.
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