Alla Galleria S. Andrea mostra personale "Pasolini - Per Pura Passione ... 50 anni dopo" di David Parenti - Chiusura mostra
Giovedì 23 ottobre 2025
Parma - Galleria Sant'Andrea

Sabato 11 ottobre 2025 alle ore 17,00 verrà inaugurata presso la Galleria S. Andrea in Via Cavestro, 6 a Parma la mostra personale "Pasolini - Per Pura Passione ... 50 anni dopo" di David Parenti
Durata mostra: 11 ottobre - 23 ottobre
Giorni di apertura: da martedì a sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, domenica dalle 16 alle 19. Lunedì chiuso. Ingresso libero.
testo di presentazione:
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PASOLINI
Per Pura Passione – … 50 Anni Dopo …
Sabato 11 Ottobre, alle ore 17, alla Galleria Sant’Andrea - sezione U.C.A.I. di Parma, con il Patrocinio del Comune di Parma e della Regione Emilia Romagna si inaugurerà una mostra di opere pittoriche e grafiche di David Parenti dedicate “al Mondo” del sempre compianto Poeta Pier Paolo Pasolini in occasione del Cinquantesimo anniversario dalla tragica scomparsa.
Dopo le mostre realizzate negli ultimi anni a Capri (Museo Ignazio Cerio), Oristano (Museo Diocesano), Tokyo (Galleria Bunkamura, Shibuya), Roma (Galleria Biblioteca Angelica), Parigi (Le Pavé d’Orsay), Novellara (Museo Gonzaga), Gubbio (Museo del Bargello), Latina (Museo Giannini) dove ha esposto le opere dai suoi ultimi cicli (anche amalgamandoli) quest’anno presenta, in giro per l’Italia per poi toccare Parigi e Madrid il prossimo anno, il suo omaggio Pasoliniano in occasione della commemorazione dei cinquant’anni dalla sua tragica scomparsa giungerà a Parma (dopo quattro anni dall’ultima sua esposizione in città dove ha frequentato il Liceo Artistico Paolo Toschi) in seguito alla corposa anticipazione realizzata la scorsa Primavera al Museo Fellini – Palazzo del Fulgor di Rimini, all’interno della mostra monografica “Sudari di Cinema”, ed all’esposizione al Museo Diocesano “Francesco Gonzaga” di Mantova inaugurata durate il Festival della Letteratura e conclusasi lo scorso 5 Ottobre.
David Parenti, nato a Genova e reggiano d’adozione, lavora in prevalenza con la sola matita, molto “morbida”, accompagnandola con alcuni interventi a tecniche miste su supporti come carta, cartone e tavola.
Parenti ha fatto dell’amato mondo del Cinema e del Teatro il fulcro della sua ispirazione esordendo in campo artistico nell’Estate del 1995 con un ciclo di opere dedicate a Pier Paolo Pasolini, dal titolo: PASOLINI. Con la Forza dello Sguardo. Si tratta di una serie di ritratti del Poeta rivelatori di intimi tormenti ma anche di una inedita dolcezza caratteriale: “Sembro/ provare odio, e invece scrivo/ dei versi pieni di puntuale amore”, scrive in una sua poesia. Ma vi sono anche i momenti della sua vita negli ambienti autobiografici-filmici vissuti con “disperata” e amorosa “vitalità” e i riferimenti agli amati Maestri: Masaccio, Piero della Francesca, Caravaggio.
Alla base del lavoro di Parenti c’è un’accurata ricerca storica che gli ha consentito, nel corso del tempo, di costituire un importante archivio documentario, bibliografico e fotografico sul Cinema che costituisce la base delle sue ricerche e lo spunto iniziale per i suoi cicli di opere intorno ai più importanti attori e registi del XX secolo. La ricerca fotografica, punto di partenza dei suoi ritratti, è dunque un aspetto essenziale del suo lavoro. Tuttavia, la trasposizione sulla carta, realizzata con sovrapposizioni, accostamenti, e successive stratificazioni di segni a matita avviene in un arco di tempo molto lungo che consente all’artista di trasfigurare la fotografia storica. Il tempo lungo di lavorazione gli permette infatti di lasciare sedimentare i segni, di approfondirli, di scavare, nel tempo, sempre più in profondità ora con accenti di “minuziosità fiamminga”, ora con accensioni e “visionarietà barocca”. Scavando nel volto, isolando e rimarcando dettagli al fine di un risultato in cui plasticità, accensioni e tenebrori facciano affiorare, quasi “caravaggescamente”, una forma di realtà sorprendente sul piano psicologico e di moderna formulazione formale: un appassionato e penetrante omaggio – come scrisse in una lettera il grande Regista Maestro Carlo Lizzani allo stesso Parenti – “al mistero soprattutto di un certo cinema e della sua magìa, e questo grazie alle immagini, ma anche, e forse soprattutto, alle tecniche e ai materiali usati con tanta sensibilità e fantasia”.
Dal 2002 David Parenti si è dedicato ad un ciclo di opere che omaggia il trasognante mondo del Maestro Federico Fellini (FELLINI - 8½ & Altri Sogni) con una tecnica un poco più “alleggerita”, rispetto ai tormenti pasoliniani, portandoci a scoprire il suo capolavoro 8½ ed approfondendo il rapporto con Marcello Mastroianni, come suo “alter ego”, in immagini che lo raffigurano come una sorta di suo doppio sul grande schermo. Ci sono poi i “sogni felliniani" con alcuni dei grandi interpreti diretti negli anni, fino ai suoi ultimi “pazzi": Benigni e il compianto Villaggio.
Questo nuovo “viaggio” era nato in vista dell’esposizione che avrebbe realizzato al Grand Hotel di Rimini nell’Autunno del 2003, per i dieci anni dalla scomparsa del Maestro.
Negli anni successivi affronta il ciclo su Marlon Brando e James Dean (Marlon & James – Rebel§ whit a Cause), che indaga e fa affiorare una Loro intima vulnerabilità -di grandi e “simili” attori- in una sorta di psicologica e tensiva “specularità”; questi rivelano, soprattutto, una profonda ribellione interiore, animosa e malinconica, resa con singolare tensione nella suggestiva visione doppia. L’ultimo ciclo importante di opere, iniziato nel 2022, riguarda Vittorio De Sica e Marcello Mastroianni. Realizzate su carta antica giapponese e carta fatta a mano di gelso (con presenze floreali-vegetali) sono interpretate come apparizioni calde e vitali di un Cinema lontano, Icone di un mondo perduto, che non potrà più ritornare. In conclusione è dal 2024 invece che, sempre su carta di gelso, sta progettando/lavorando intorno al nuovo ciclo dedicato all’Icona del cinema mondiale Marilyn Monroe che porterà in tournée in Italia, in Francia e negli Stati Uniti l’anno prossimo per i cent’anni dalla nascita andando a concludersi, alla fine dell’anno, al Museo Lieu d’Art et Action Contemporaine - LAAC di Dunquerkque.
David Parenti ha esposto in Italia e all’estero (fra cui Roma, Torino, Gubbio, Trento, Oristano, Ferrara, Bologna, Milano, Parigi, Tokyo, Nîmes, Capri, Vulcano e Panarea) i suoi originali cicli di opere dedicati alla Settima Arte che, nell’arco del tempo, si sono arricchiti sempre più di nuovi pezzi, sempre più maturi ed approfonditi non solamente dal punto di vista tecnico e stilistico.
Ha, inoltre, realizzato e curato diverse copertine di libri. Ricordiamo tra gli ultimi usciti: Brassens et ses amis di Jean-Max Mejean Ed. Camion Blanc (2018), FEDERICO FELLINI. Grand sourcier de l’imaginaire di Patrice Lajus Ed. L’Harmattan (2023), Tutto su Pasolini (2022) in occasione dei 100 anni dalla nascita e Tutto su Vittorio De Sica. Autore, attore, seduttore (2024) che celebrava il 50° anniversario dalla scomparsa editati entrambi da Gremese ed usciti in Italia e Francia.
In campo cinematografico vanta un’esperienza come protagonista del Film·Documentario PIER PAOLO (2015), opera del poeta e saggista di cinema madrileno Miguel-Ángel Barroso, nel quale ha interpretato la figura di Pasolini. La pellicola, apprezzata a livello internazionale, ha partecipato a numerosi Festival di Cinema vincendo diversi premi, fra i quali, lo Scandinavian International Film Festival, nel 2017, come Miglior Film-Doc come comparsa nel film giapponese In the hero, del 2014 (girato durante la sua permanenza a Tokyo)."
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