Zibello - Chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio

La chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio è il più insigne e il più perfetto dei monumenti Gianfranceschiani e uno dei più begli esempi di architettura gotico-lombarda della Bassa parmense. Si cominciò a costruirla nell'ultimo quarto del secolo XV, ma venne consacrata molto tardi (nel 1620).Essa sostituì nelle funzioni di parrocchiale la piccola chiesetta, dedicata anch'essa ai SS. Gervaso e Protaso, situata fuori le mura del castello.L'imponente complesso architettonico presenta una facciata in mattoni sormontata da cuspidi; sia la parte mediana sia le parti laterali sono delimitate da pilastrate, che tendono ad evidenziare la suddivisione dell'edificio in tre corpi, suddivisione alla quale corrispondono, all'interno, tre navate. Un elegante rosone sovrasta l'ampio portale centrale; mentre sopra i due ingressi laterali si aprono due alte monofore terminanti con archi a sesto acuto. Ai lati del grande portale sono state ricavate, nel secolo scorso, all'interno delle due lesene, le nicchie per accogliere le statue di San Pio V e Santa Rosa, provenienti dalla chiesa, oggi non più esistente, dell'antico convento dei Domenicani.La suggestione, che l'esterno della grande fabbrica suscita in chi la guarda, aumenta non appena ci si trova all'interno. La navata centrale, maestosa e sobria nel contempo, riceve luce dal rosone della facciata e da bifore che si aprono al di sopra di ognuna delle tre grandi arcate ricadenti su poderosi pilastri. La spinta ascensionale risulta accentuata dal sesto acuto delle arcate stesse e dall'altezza delle volte a vela del soffitto, tutte ornate dal tipico costolone. Le navate laterali, più strette e basse, suddivise in sei campi di volta, appaiono armonicamente raccordate a quella centrale. La zona absidale, che esternamente assume forma poligonale, è occupata da tre cappelle. La canonica fu eretta nel 1673, ma poi perdette il suo aspetto suggestivo ed armonico dopo le modifiche degli anni '50. Il campanile seguì nel 1677, e fu eretto per opera di don Gardini, a spese della Comunità e della Confraternita del SS. Sacramento.