Zibello -Palazzo Pallavicino

Palazzo Pallavicino o Palazzo Vecchio
II palazzo che si affaccia sulla piazza del paese, chiamato Palazzo Pallavicino, è in realtà un edificio formato da due corpi con caratteristiche palesemente diverse, anche se perfettamente accostati 1'uno all'altro.
La parte più antica, nella quale esercitava il suo ufficio il podestà, e quella rivolta a nord-est: lo dimostrano la maggior elevazione ed ampiezza degli archi e la ornamentazione, in terracotta e in calce, degli archi stessi e delle finestre tipica del1'esuberanza decorativa del gotico fiorito. Anche le formelle fittili sono diverse nei motivi e nelle combinazioni da quelle che decorano la facciata e 1'interno della chiesa parrocchiale dedicata ai S.S. Gervaso e Protaso, che provengono sicuramente dalla fornace del cremonese Rainaldo de Stavoli, entrato in rapporti con i Pallavicino, a quanto sembra, solo dopo il 1470. E probabile, dunque, che questa parte dell'edificio sia stata portata a termine nel primo ventennio della signoria del marchese Giovan Francesco seniore.L'altra parte del fabbricato, la cui struttura architettonica pur gotica trapassa nella compostezza del Rinascimento (1'ogiva degli archi del portico, per esempio, e più tozza e la decorazione fittile molto piu sobria) risale all'epoca di Clarice Malaspina, vedova del marchese Federico Pallavicino, che ne ordinò la ristrutturazione nei primi anni del Cinquecento.
Nei documenti del XVI secolo e chiamato Palazzo Vecchio per distinguerlo dal Palazzo Nuovo (oggi casa Gardini-Guatelli), edificato più tardi, di fronte alla chiesa parrocchiale. I pilastri che sorreggono la caduta degli archi hanno forma ottagonale con capitello a scudo e su alcuni di essi si leggono, sotto forma di graffiti, scritte che ricordano eventi singolari accaduti nei corso dei secoli.
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