Colorno: le origini

Colorno deve il suo nome alla primigenia collocazione alla foce del canale Lorno nel Parma.
Erano zone, queste, paludose e malsane, più volte bonificate, in cui le paludi e le alluvioni frequenti rendevano precaria la vita degli abitanti, avvezzi a continue fughe.
Sicuramente furono tali i motivi che indussero Azzo da Correggio, nel 1337, a spostare il nucleo dell’abitato sulla riva opposta del Parma, più salubre e sicura, ma soprattutto più difendibile e facilmente raggiungibile perché in linea con la strada del capoluogo.
Da quel lontano passato il paese prosperò attorno alla sua Rocca; furono costruite case e strade, nacque un ghetto ebraico e una sinagoga, furono edificati giardini e ville; da borgo contadino non tardò a trasformarsi in luogo di “Delizie” per i Duchi di Parma e Piacenza.
Ma l’importanza dell’abitato va anche considerata in un’ottica diversa: posto proprio sulla confluenza dei canali Lorno, Galasso e Naviglio nel torrente Parma e, di lì a poco, dello stesso nel Po, il paese assunse ben presto una forte rilevanza commerciale per il Ducato, in un periodo in cui le vie d’acqua erano forse più atte agli spostamenti delle merci che non le malsicure vie di terra, spesso infestate da feroci banditi.