Enrico Maletti: il dialetto "come missione"

Enrico Maletti nasce il 25 Agosto 1950 a Parma. La sua numerosa famiglia per hobby si dedica ad allestire scenette dialettali e il piccolo Enrico, sin dalla più tenera età mostra doti artistiche e passione per il dialetto.
Il lavoro e la famiglia lo tengono lontano dalle scene ma con la crescita dei figli, c’è di nuovo più tempo e riaffiora nostalgico in Enrico l’amore per le compagnie dialettali, così nel 1989 entra a far parte per rimanerci fino al 2000, della Compagnia”Teatro di Quartiere” diretta da Ivo Campanini, le cui recite iniziano ad essere registrate e sono ancor oggi rappresentate dai canali televisivi di Parma; una delle commedie più importanti come molti ricordano, è stata la commedia “Dònni, dotór e sartór”, tradotta dal Francese Feydeau da Umberto Tamburini.
Nel 1995, per volere di Giorgio Pedraneschi allora Presidente del Parma Calcio, viene chiesto ad Enrico di riordinare nell'esatto dialetto, i testi delle poesie dialettali scritte dal padre Bruno Pedraneschi; pubblicato il libro “La vriss ésor poezia” con i disegni di Cristina Cabassa.sposata nel 1972 Cristina che collabora con lui in molte attività
Dai primi anni 2000 Enrico Maletti fa parte del Consiglio Provinciale Dell' A.N.S.P.I. (Associazione Nazionale S. Paolo Italia), che si occupa degli Oratori e dei giovani.
Nel 2005, insieme ai figli Marco e Pietro, fonda il Blog “Parma in Dialetto”, all’inizio osteggiato, ma poi sempre più apprezzato, in cui vengono aggiornate notizie parmigiane.
Sempre nel 2005 gli viene porposto di entrare a far parte come vicepresidente vicario, dell’Associazione Culturale Parma Nostra e nella redazione del “Lunäri Pramzàn” giunto quest’ anno alla 40 edizione
Nel 2006, su richiesta dell'allora direttore della Gazzetta di Parma Giuliano Molossi, inizia a collaborare traducendo in dialetto, per la rubrica “Il pagéli di crozè in djalètt Pramzàn” con i testi scritti da Federico Delle Donne (Crociato 63). Inoltre, sempre sulla Gazzetta di Parma, cura da alcuni anni la rubrica vernacolare “Tgnèmmos vìsst” e la rubrica “I Du Brasè” nella pagina della cultura collaborando con il giornalista Davide Barilli.
Da alcuni anni, collabora con i ragazzi di “Io parlo parmigiano” i quali, nelle uscite, gli hanno creato un personaggio su misura, vale a dire “al profesór Malètt”.
Da alcuni anni collabora con il Coro “Cuàtor Stagjón” diretto dalla professoressa Mariangela Bazoni, in alcune uscite del coro, in particolare a settembre per il progetto “Città della memoria” al cimitero Monumentale della Villetta, diretto dal professor Giancarlo Gonizzi, dove vengono commemorati gli autori dialettali che li riposano
DA qualche anno tiene lezioni di dialetto all'Università degli anziani perchè "Il dialetto per me è una parte fondamentale della mia vita, mi piace recuperare documentazioni, per poterle divulgare senza chiedere in cambio nulla, se non un grazie e un sorriso e tutto questo in me crea una grande soddisfazione. Come dico ogni mattina quando mi sveglio, “anche oggi ho da imparare qualche cosa” ma se quello che imparo lo tengo per me stesso non serve a nulla, ma se condiviso con altri portando avanti ciò che credo, diventa una risorsa per tutti. "