“Intrecci” di Erminio Tansini mostra di fotografia, pittura e scultura
Sarzana

È dedicata all’attività artistica di Erminio Tansini la mostra di fotografia, pittura e scultura dal titolo “Intrecci”, aperta fino al 26 giugno.
Ospitata nella Fortezza Firmafede di Sarzana, l’iniziativa presenta varie decine fra immagini, soggetti in legno e dipinti a olio su tavola, prodotti fra il 1998 e il 2022.
In quest’evento l’autore dedica spazio alle terre di Parma: soprattutto, nella sezione dedicata agli scatti fotografici, che hanno come protagonisti i lavori lignei prodotti dall’artista con ceppi, radici, rami e tronchi rinvenuti sulle spiagge e lungo i torrenti.
La quasi totalità dei materiali è recuperata nell’Appennino Tosco-Emiliano e Ligure: per quanto riguarda la zona parmense, l’autore si serve frequentemente dei legni rinvenuti lungo il fiume Taro.
Con questo tipo di creazioni Erminio Tansini (che è membro della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano) è stato invitato e ha partecipato alla 57ª Biennale di Venezia nel 2017.
Il medesimo genere di sculture lignee è al centro di «Forme sfuggenti»: la serie allestisce set in cui le opere tansiniane sono ambientate e fotografate presso luoghi inusuali o scenografici quali passi alpini, castelli, scogliere, siti archeologici, marine, radure boschive, paesaggi montani e corsi d’acqua.
La rassegna sta svolgendosi in Svizzera, nel Principato di Monaco, in Italia, in Francia e in Austria.
«Forme sfuggenti» ha debuttato nel gennaio 2018 alla Torre dei Marchesi di Pellegrino Parmense. In seguito, ha fatto tappa lungo il Taro a Parma e in altre nove location del territorio, oltre a quelle negli immediati dintorni del Parmense.
Le sessioni fotografiche si sono svolte alla Pietra Piana di Bedonia, sullo sfondo del Castello di Tabiano a Salsomaggiore Terme, alla Pietra Vizzana di Solignano, nei pressi del Castello di Pietramogolana a Berceto, sul Monte Prinzera a Fornovo di Taro, presso il Castello Pallavicino di Varano de’ Melegari e nello scenario della Rocca di Gusaliggio a Valmozzola; inoltre, nel Castello di Grondola a Pontremoli, lungo il fiume Magra a Filattiera e sui calanchi di San Polo d’Enza.
Nello specifico, “Intrecci” propone scatti ripresi presso il Castello di Torrechiara a Langhirano, lungo la Strada di Maria Longa dinnanzi a Rocca Lanzona di Medesano e sullo sfondo del Castello di Matilde di Canossa.
Le immagini parmensi si affiancano a un panorama fotografico che nell’evento di Sarzana spazia fra Alvernia-Rodano-Alpi, Grigioni, Liguria, Lombardia, Monaco, Piemonte, Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Tirolo, Toscana e Trentino-Alto Adige, oltre all’Emilia-Romagna.
Curata da Davide Tansini (che è socio della Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi), la mostra “Intrecci” è il 5º appuntamento della rassegna «Forme, materia, colore».
Il ciclo è interamente dedicato all’arte tansiniana e dal 2018 sta organizzando eventi diffusi, itineranti e multimediali nel Centro-Nord Italia: si aggiungono a un’attività espositiva che dagli anni ’80 ha impegnato il pittore e scultore in Belgio, Germania e Italia.
L’apparato testuale dell’iniziativa comprende scritti a firma di Marina Arensi, Tiziana Cordani, Dragana Kostic, Kevin McManus, Riccardo Melotti e Giorgio Segato.
Inoltre, include interpretazioni delle sculture di Erminio Tansini, fornite da osservatori residenti in Francia, Guatemala, Italia, Russia e Serbia.
Per informazioni: www.tansinierminio.com o www.fortezzafirmafede.it.