Ennemond-Alexandre Petitot, architetto

Il 3 febbraio 1801 moriva a Parma l'architetto e disegnatore Ennemond-Alexandre Petitot.
Nato a Lione nel 1727, si formò a Lione e Parigi, dove ottenne il Grand Prix.
Nel 1753 fu chiamato a Parma dal ministro Du Tillot, che lavorava per il duca Filippo Di Borbone, per ricoprire la carica di architetto di corte e insegnante all’Accademia di Belle Arti fondata l’anno prima.
A Parma svolse un'intensa attività: dai progetti urbanistici all'architettura effimera, al disegno di costumi per feste.
Du Tillot e i duchi ambivano a fare della città la degna capitale di un piccolo ma strategico stato, votato alla modernità e alle idee illuministiche.
Chiesero quindi a Petitot di modificare la Piazza Grande con la nuova facciata di S. Pietro (1759-60) e di eseguire lavori al Casino dei Nobili (facciata), allo Stradone con il Casino, agli acquedotti, alla Biblioteca Palatina, al Palazzo del giardino, a quello dei Ministeri, oltreché al Palazzo Ducale.
Il duca Filippo di Borbone, grande appassionato di caccia, commissionò la costruzione di un casino di caccia a due piani vicino alla Reggia di Colorno, la Venaria.
La moglie del duca Filippo, Louise Elizabeth, figlia del re di Francia Luigi XV, aspirava invece a trasformare la Reggia rendendola simile a Versailles.
Petitot cercò quindi di accontentarla, creando la Sala Grande e ricostruendo lo scalone verso il giardino.
Quando il ministro Du Tillot fu allontanato da corte dal figlio di Filippo, Ferdinando (per evitare screzi con la capricciosa moglie Maria Amalia), anche Petitot si ritirò a vita privata in una villa poco distante da Parma
Fonte testo e foto Reggia di Colorno